A questo punto non c'è più dubbio: è guerra! Una guerra di cui la questione Mediaset/Google è l'emblema. Una guerra scatenata da un dinosauro in agonia (la televisione) per cercare di allungare il più possibile una fine ormai certa e vicina.
La televisione classica è morta ormai, non se la fila più nessuno. Chi come me ha in casa un paio di figli con un pc connesso a internet se ne rende conto subito. Ed è naturale che sia così perché la televisione è a senso unico. Chi non ha alternative al vecchio scatolone può solo starsene buono lì e prendere per buono tutto ciò che dice. Youtube, e in generale la rete, invece, non sono a struttura verticale ma orizzontale, nel senso che non si rimane spettatori passivi ma si è protagonisti attivi.
Chi si affida solo alla tv e ai giornali per informarsi può prendere per buono tutto, anche che in Campania non esista più un sacchetto di immondizia per le strade. Non può fare diversamente. Chi usa internet può sbugiardare questa cosa con due clic del mouse.
Ecco perché Youtube e c. danno fastidio: perché ancora non sono controllati da lorsignori e purgati dai contenuti "scomodi". E quindi ci si attacca a tutto pur di limitarla e "contrastarla", come sentirete effettivamente dire nel filmato qui sotto: dai presunti mancati introiti, alla ormai vecchia e abusata scusa della violazione del copyright.
Vi propongo qui di seguito due filmati: uno che testimonia l'intenzione di Barbareschi di proporre un disegno di legge che limiti l'usabilità di internet, e l'altro che spiega chiaramente perché questa cosa, se anche dovesse prendere forma, è destinata a morire miseramente.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il post sentenza
La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Quanto sarebbero contenti di limitare la libertà d'espressione!
RispondiEliminaNon sanno più cosa inventare pur di riuscirci.
Ma noi resisteremo. :)
Puoi dirlo forte. ;)
RispondiElimina