E io, oltre alle innegabili evidenze ideologiche e di pregiudizio che stanno alla base dell'atteggiamento di chi rema contro la civiltà, non ho mai trovato niente di valido, di razionale, di epistemologicamente sostanzioso nel suddetto atteggiamento. Non sono mai riuscito a capire, cioè, perché un bambino che nasce qui, cresce qui, va a scuola qui, è integrato con l'ambiente sociale e culturale in cui vive non può essere per lo stato cittadino italiano. Ma probabilmente è un limite mio.
mercoledì 29 giugno 2022
Ius scholae
Siamo all'ennesima puntata di una telenovela assurda che si trascina da almeno tre lustri. Ho scritto post su post, in passato, su questo argomento e non mi ci dilungo più. Mi limito a notare come la destra, divisa da tempo su quasi tutto, riesca sempre a compattarsi quando è ora di negare diritti. Fateci caso, succede sempre: quando si tratta fare muro contro leggi di civiltà, di buon senso, di progresso sociale; quando si tratta di concedere diritti che nulla tolgono a chi dei medesimi diritti gode già, la destra più becera e razzista, quella di Salvini e Meloni in primis, c'è sempre.
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Mah.
RispondiEliminaPerò può giocare in Nazionale, se bravino coi piedi.
RispondiEliminaGli 800.000 ragazzini di serie b che vivono in Italia si accontenterebbero di essere uguali agli altri. Sarebbe già un passo avanti.
RispondiEliminaAlla fine si riuscirà a dare questa benedetta cittadinanza, ne sono certa, è e deve essere un diritto.
RispondiEliminasinforosa
Ma certo. Si tratta di riconoscere per legge quello che questi ragazzi già sono nella vita. Eppure non ci riusciamo.
RispondiEliminaCerto, è un concetto elementare.
RispondiEliminaRazzismo applicato ai minori... E c'è gente (spesso culturalmente ridicola ad ascoltarla) che vota questi soggetti... 😞
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