È stata la prima dichiarazione di Trump dopo la sentenza con cui la Corte suprema USA ha eliminato il diritto all'aborto a livello federale, ribaltando la storica decisione del 1973 che garantiva l'accesso volontario all'interruzione di gravidanza su tutto il territorio degli Stati Uniti. Quindi, da oggi, gli americani sono liberi di farsi ammazzare dal primo fuori di testa che vada in giro tranquillamente armato di una pistola o di un mitragliatore ma non possono scegliere di ricorrere all'interruzione di gravidanza. Questo perché la difesa della vita va messa prima di tutto, naturalmente.
La frase di Trump va inquadrata come una sorta di sublimazione del suo smisurato e ridicolo narcisisimo, dal momento che gioca sul doppio senso di Dio inteso come divinità e come colui, Trump appunto, che prima di terminare il suo infausto mandato da presidente ha nominato i giudici conservatori della Corte suprema che hanno emesso la sentenza. Non c'è niente da fare: ovunque, nel mondo, avanzi la destra si ha automaticamente una compressione dei diritti, pure di quelli acquisiti. Nello specifico, quello della donna di scegliere da sé e per sé come gestire la propria gravidanza. No, non lo può più fare, decide qualcun altro per lei.
Trump esulta, naturalmente, anche perché la sua visione del mondo femminile è nota a tutti. Fu lui, infatti, a dire pubblicamente in un comizio che "la donna va presa per la figa". Mi scuso per la crudezza, ma è giusto che si sappia bene chi è l'uomo che per quattro anni ha guidato la nazione più potente del mondo e l'uomo che esulta per la sentenza contro l'aborto.
Per quanto riguarda l'aborto, è ormai provato da ogni studio effettuato che la sua criminalizzazione non ha alcun impatto sulla riduzione delle interruzioni di gravidanza ma serve solo ad aumentare, per motivi facilmente intuibili, la mortalità e l'ospedalizzazione delle donne. Ma, è noto, viviamo ormai in una civiltà dove la realtà e i dati non contano più, valgono solo l'ideologia e le persuasioni personali.
Dio è sempre stato chiamato in causa, per qualsiasi obbrobrio, tanto non smentisce.. o forse lo sta già facendo?
RispondiEliminaLa prima che hai detto.
EliminaQuanto odiano le donne questi mostri!
RispondiEliminaPiù che le donne direi che odiano l'idea che possano autodeterminarsi.
EliminaTra l'altro, come al solito, ci vanno di mezzo le donne più povere. Quelle che se lo possono permettere possono sempre andare in uno degli stati in cui l'aborto è consentito. Quindi questa decisione della corte suprema è doppiamente infame.
RispondiEliminaCerto. Del resto questa è sempre stata una costante della contrazione dei diritti. Chi ha le possibilità economiche se li assicura comunque.
EliminaChe è già fargli un complimento.
RispondiEliminaMai piaciuto Trump, è una cattiva persona.
RispondiEliminaLo so. Il problema è che piace a un sacco di gente.
EliminaE quella gente non piace a me.
EliminaIl problema, di ordine storico oserei dire, è che i popoli consentono a certi personaggi di arrivare in alto quando invece andrebbero trattati come criminali sin da quando iniziano ad alzare la cresta da "simpatizzanti" di una certa corrente politica...
Con guide politiche come Trump & company credo sia un miracolo che il mondo esista ancora e abbia ancora un minimo di senso. Forse questo è un buon motivo per credere che Dio esista!!!
RispondiEliminaInteressante riflessione, Giorgio. In realtà, come dicevo qui sopra a Gas, il dramma non è Trump in sé. Se un soggetto simile sta per quattro anni a capo degli USA significa che milioni e milioni di persone si riconoscono in lui, lo apprezzano, ne condividono idee e atteggiamenti. Trump non è che il sintomo di una malattia molto più grave e generalizzata. Questo è il dramma vero.
RispondiEliminaConcordo con questa tua osservazione.
EliminaLa cosa che mi fa più rabbia riguardo agli antiabortisti è che si definisco pro vita ma poi non li senti mai dire una parola contro la pena di morte.
Che poi cosa significa pro vita? Cosa si intende per vita, la semplice materia animata o qualcosa di più complesso?
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