lunedì 2 agosto 2021

A quell'età lì

Quel giorno avevo dieci anni. Ricordo mio padre e mio nonno Gino, seduto su una sedia con le mani appoggiate al bastone per camminare, che guardavano insistentemente la televisione, ancora in bianco e nero, che stava nella sala. Intuivo che era successo qualcosa di grave, ma a dieci anni l'orrore e la follia dei grandi colpiscono solo di striscio, non se ne avverte ancora tutta la potenza. E poi, a quell'età lì, i bambini hanno già la loro "follia" infantile da gestire, di quella dei grandi non sanno che farsene. 
Adesso che sono grande, e che di quella follia e quell'orrore capisco il significato; adesso che alla visione ogni anno di quell'orologio, fermo alle 10:25, so dare un significato, capisco quanto era bello essere bambino.

12 commenti:

  1. Io c'ero, a Bologna, e ricordo ancora l'odore dello scoppio che si era sparso in tutta la città. Ricordo le radio che invitavano a non mettersi in strada, a non usare il telefono, l'appello a medici e infermieri e a noi cittadini di mettersi a disposizione dell'Avis.
    La frase più sentita di questa ricorrenza l'ho appena letta qui: "capisco quanto era bello essere bambino".
    Grazie.

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    1. È stata una tragedia immane per tutta la nazione, ma immagino che per chi c'era, per chi a Bologna ci viveva e ci vive, sia stato qualcosa che non si può descrivere.
      Ciao Sari.

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  2. ..e di Ustica ne avevi saputo ancora meno.. e magari un giorno uscirà un collegamento terribile. Non mi stupirei affatto.

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  3. Tutto può essere, ma finché non verrà tolto il segreto di Stato, che se non ricordo male sarà tenuto fino al 2029, tutto rimane a livello di congettura.

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  4. Io me lo ricordo benissimo perchè ero un po' più grande, ricordo che chiamai i miei genitori (avevo visto io per prima la notizia alla TV) e restammo tutti e tre allibiti davanti allo schermo.

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    1. Immagino. Una cosa simile a me capitò durante gli attentati dell'11 settembre.

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  5. Sono tua coetanea, lo ricordo come se fosse adesso.

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    1. Io ho ricordi più sfumati, ma difficilmente cancellabili.

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  6. Non ero bambino da fare molte domande su quello che c'era in televisione, mi concentravo soprattutto su quello che vedevo nella "mia realtà".
    Ricordo vagamente una spontanea spiegazione datami da mio padre, tipo "E' successa una cosa brutta...", mentre conservo nitido il commento soltanto mormorato da mio nonno: "Farabutti..."

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    1. Non ricordo cosa dicesse mio nonno, e neppure mio padre. Ma mi bastava guardare le loro espressioni per capire che qualcosa di brutto.

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