La pietraia
Sono in fila fuori dell'ufficio postale. Dietro di me ci sono due signore che chiacchierano tra loro. La giornata è variabile, ci sono nuvole che vanno e vengono e a volte il cielo si oscura, poi si riapre, poi si oscura di nuovo e via così. Una delle due signore, tra una chiacchiera e l'altra, ipotizza che nel pomeriggio potrebbe piovere. L'altra signora replica: "No no, mio figlio oggi va in piscina, sarebbe un guaio se piovesse!"
Vado a memoria, ma credo che l'ultima pioggia degna di questo nome sia caduta da queste parti in giugno. Il Marecchia dall'inizio di agosto è praticamente una pietraia e si potrebbe percorrere a piedi fino al monte Fumaiolo, dove nasce. I campi qua attorno sono per gran parte bruciati, la terra spaccata e i girasoli nei campi non vengono neppure raccolti dai contadini perché la mancanza di acqua ha bruciato anche loro.
Credo che, senza voler generalizzare naturalmente, in generale uno dei più grossi problemi della società contemporanea sia quello di aver perso la capacità di vedere cosa succede fuori del nostro ombelico. Tutto ruota attorno a noi stessi, quel che succede oltre la nostra ombra non ci riguarda, o forse neppure lo sappiamo, il che è anche peggio.
Commenti
Ai tempi di scuola più di qualche volta capitava che il sabato iniziasse a guastare il tempo rovinando il meritato fine settimana... Poi lunedì mattina, dispettoso, tornava il sole.
Giusto che piova, ma i dispetti meteorologici uno ogni tanto bastano, grazie.
Saremmo delle brutte persone, vero?
Intanto, io sto già facendo la danza della pioggia. Ahah
Non per la piscina, ma per il caldo e la siccità!
Di fronte a questi atti, criminali e stupidi, si prova tristezza e rabbia.