martedì 24 agosto 2021

La pietraia

Sono in fila fuori dell'ufficio postale. Dietro di me ci sono due signore che chiacchierano tra loro. La giornata è variabile, ci sono nuvole che vanno e vengono e a volte il cielo si oscura, poi si riapre, poi si oscura di nuovo e via così. Una delle due signore, tra una chiacchiera e l'altra, ipotizza che nel pomeriggio potrebbe piovere. L'altra signora replica: "No no, mio figlio oggi va in piscina, sarebbe un guaio se piovesse!"

Vado a memoria, ma credo che l'ultima pioggia degna di questo nome sia caduta da queste parti in giugno. Il Marecchia dall'inizio di agosto è praticamente una pietraia e si potrebbe percorrere a piedi fino al monte Fumaiolo, dove nasce. I campi qua attorno sono per gran parte bruciati, la terra spaccata e i girasoli nei campi non vengono neppure raccolti dai contadini perché la mancanza di acqua ha bruciato anche loro.

Credo che, senza voler generalizzare naturalmente, in generale uno dei più grossi problemi della società contemporanea sia quello di aver perso la capacità di vedere cosa succede fuori del nostro ombelico. Tutto ruota attorno a noi stessi, quel che succede oltre la nostra ombra non ci riguarda, o forse neppure lo sappiamo, il che è anche peggio.

7 commenti:

Gas75 ha detto...

La mia passione per la guida e le auto tende asintoticamente a zero, tuttavia se c'è qualche minaccia di pioggia, o sta già piovendo, la cosa mi esalta se devo mettermi al volante, e guido con una particolare carica di adrenalina... Non sono affatto un automobilista spericolato (anche perché non amo cilindrate che me lo consentirebbero), ma proprio il guidare sotto un acquazzone mi dà quel raro senso di soddisfazione che, in tale situazione, ho altrimenti soltanto per motivi di piacere (gita fuori porta, visita ad amici lontani, ...). Perché poi? Dopo tanti anni da pendolare per scuola e università, finalmente posso fermarmi dove mi serve, non sono scodellato da un mezzo pubblico a una fermata o in una stazione, anche se si sta scatenando un nubifragio: io arriverò a destinazione e scenderò coi miei eventuali passeggeri in un punto decente per la situazione meteorologica in corso.

Ai tempi di scuola più di qualche volta capitava che il sabato iniziasse a guastare il tempo rovinando il meritato fine settimana... Poi lunedì mattina, dispettoso, tornava il sole.
Giusto che piova, ma i dispetti meteorologici uno ogni tanto bastano, grazie.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Povero figlio della signora. Non possiamo mica sperare che piova, già solo per rovinargli la giornata in piscina.
Saremmo delle brutte persone, vero?
Intanto, io sto già facendo la danza della pioggia. Ahah
Non per la piscina, ma per il caldo e la siccità!

Andrea Sacchini ha detto...

Capisco, ma qua abbiamo problemi di siccità non indifferenti, e sono benvenuti anche i dispetti meteorologici. Anzi, ce ne fossero...

Andrea Sacchini ha detto...

Spero funzioni e che gli effetti si facciano sentire anche qua in Romagna, anche se siamo parecchio lontani :-)

Gwendalyne ha detto...

Qua dove abito in Lombardia è stata un'estate relativamente piovosa, e gli amanti del sole sempre e comunque se ne sono lamentati (io che soffro il caldo no di certo, anche se diversamente da Gas75 detesto dover guidare con la pioggia). Invece a Pescara, mia città d'origine, la prolungata siccità ha ahimè facilitato l'opera dei focolai dolosi appiccati a fine luglio che tra l'altro hanno mandato in fumo buona parte della stupenda Pineta Dannunziana... :'-(

Andrea Sacchini ha detto...

Ho letto degli incendi nella zona di Pescara. Purtroppo abbiamo avuto un'estate funestata da incendi in molte regioni e per gran parte sono stati dolosi. Poi, dove non sono arrivati i piromani, ci ha pensato la siccità.
Di fronte a questi atti, criminali e stupidi, si prova tristezza e rabbia.

Sara ha detto...

Io vedo gli ulivi che soffrono, non me li ricordavo così da tempo.

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