"Il giorno di Ferragosto succede sempre qualcosa di brutto, al mare," ripeteva, "c'è sempre qualcuno che affoga. Quindi, oggi niente mare."
Non ho mai capito bene da cosa originasse questa sua convinzione, per me ancora più irritante del divieto di entrare in acqua prima delle quattro del pomeriggio per timore delle congestioni. Ma così era, e io, da bravo bambino ubbidiente, mi adeguavo senza fare tante storie, anche perché non sarebbe servito a niente. Credo che questa sua convinzione fosse un lascito di mia nonna materna, ma non ho mai indagato, né ormai mi interessa farlo.
Ovviamente la credenza non aveva alcun senso, anche perché qua, nella bolgia estiva della costa romagnola, qualcuno affoga sempre tutti i giorni, e anche allora era così, ma io non lo sapevo.
Da bambino amavo il mare, volevo sempre stare in spiaggia e in acqua, e durante l'estate avevo la fortuna di poterci andare ogni giorno perché i miei genitori, all'epoca, gestivano una piccola pensione a conduzione familiare in quel di Viserbella, a due passi dalla spiaggia.
Oggi il mare lo amo solo in inverno, quando non c'è nessuno, e, nei mesi in cui appunto è completamente deserto, ogni tanto prendo la bicicletta e arrivo fino a Torre Pedrera per andare a passeggiare sulla spiaggia. Camminare sulla spiaggia deserta, abbandonata, popolata solo dallo stridore dei gabbiani, è quanto di più bello ci sia.
Buon Ferragosto a chi passerà di qui.
Ho visto il mare la prima volta a Viserbella, avevo dieci anni ma era settembre, costava molto meno il soggiorno. Poi sono andato due volte a Cesenatico negli anni successivi, sempre a settembre. invidiavo chi viveva da quelle parti: c'era il parco per andare in bicicletta, l'acquario con i delfini (a Cesenatico:; c'è ancora?) e sulle spiagge si facevano delle piste per le biglie per diverse da quelle che si approntavano in montagna
RispondiEliminaNon so se a Cesenatico ci sia ancora quel parco, a dire il vero.
EliminaLe piste da bigkie, invece, credo ci siano ancora (ho usato la sospetta formula dubitativa perché, come ho detto, al mare in estate è da una vita che non ci vado).
Ho sempre diffidato dei mari senza tramonto, ma ho perso infinite albe. C'è sempre un rovescio della medaglia. Buon Ferragosto!
RispondiEliminaQua sulla costa romagnola il mare è molto frequentato anche all'alba (concerti, eventi ecc.). Se capiti da queste parti...
EliminaAnch'io ho passato tutte le mie estati infantili e govanili a fare i bagni, al punto che anche un solo giorno di pioggia era considerato alla stregua di un'autentica tragedia. E anch'io da tempo ne ho perso la voglia e amo soprattutto Il mare d'inverno (hai chiuso così il cerchio con l'Enrico Ruggeri del post precedente... ;-))
RispondiEliminaQuanto alla correlazione fra disgrazie in mare e giorno di Ferragosto credo rappresenti bene uno dei tipici meccanismi che danno origine a certe credenze popolari. Ad esempio, nel caso degli annegamenti estivi, uno tende a non registrare mentalmente l'abbinamento tra infausto evento e un giorno qualsiasi; mentre se la disgrazia avviene nel giorno di festa più emblematico di tutta l'estate, ecco che quell'evento si scolpirà nel suo ricordo, mentre degli altri egli tenderà a dimenticarsi, e comunque a non abbinarvi significati (e superstizioni) particolari.
Vero. Il meccanismo psicologico che hai descritto si è verificato, e si verifica ancora, durante la pandemia in corso. Mi riferisco a tutte le volte che un evento luttuoso si è verificato in concomitanza con la somministrazione del vaccino, da cui si ricavava l'idea che la responsabilità fosse di quest'ultimo, mentre invece eventi luttuosi si verificano ogni giorno. Quanto ci hanno marciato i giornali su questo!
EliminaChi non ha avuto un divieto da piccolo in una certa epoca generazionale e nemmeno poi tanto argomentato...mi chiedo se eravamo più ubbidienti o se i nostri genitori riuscivano ad essere più fermi nelle regole ...magari il tutto era una conseguenza dell'altra.Non sto a discutere quanto sia giusto o sbagliato ,un argomento vasto quanto il "mare".
RispondiEliminaBuon ferragosto a te e a tutti i tuoi cari lettori
L.
>mi chiedo se eravamo più ubbidienti o se i nostri genitori riuscivano ad essere più fermi nelle regole
EliminaCredo sia una combinazione abbastanza equilibrata delle due cose. Forse con una preponderanza della seconda.
Buon Ferragosto anche a te!
RispondiEliminaIo da bambina al mare ci andavo in giugno perchè in agosto si andava in montagna. Come te, adesso ci vado piuttosto in inverno e non solo per evitare la bolgia, ma anche perchè non sopporto il caldo.
Il caldo è una motivazione che vale anche per me. E, a proposito, mi pare di non ricordare altri mesi di agosto, in passato, in cui è stato feroce come quest'anno.
EliminaCoraggio, sembra che la prossima settimana si tornerà a respirare.
Speriamo.
Anche io brianzolo ho trascorso tanti Ferragosto al mare e mi ricordo che mio padre cucinava sempre la trippa, col caldo bollente... ma siamo una famiglia che adora il caldo. Da anni invece Ferragosto è diventato un giorno lavorativo (quest'anno no per una casualità ma la mia compagna lavora) e per fortuna evito le riunioni familiari con parenti che cucinano le odiate costine...
RispondiEliminaTrippa a Ferragosto? Non so se ce la farei :-)
EliminaUn tempo la gita di ferragosto era quasi un obbligo e spesso ci si dirigeva verso fiumi e torrentelli nelle vicinanze della città. Chi si tuffava non aveva esperienza e capitava spesso che il 16 agosto si potessero leggere notizie ferali riguardante gli incauti nuotatori. Forse per questo tua madre pensava che quello fosse un giorno sfortunato. Amo il mare in ogni stagione non affollata e considero Rimini la mia seconda casa. Purchè non piova troppo, naturalmente, perchè quella s'allaga con troppa facilità. ;)
RispondiEliminaBuon Ferragosto.
Hai toccato un tasto dolente. Ma è così: un acquazzone un po' più violento del solito e Rimini si allarga, in particolar modo la zona sud (Miramare). È un problema che si trascina da sempre e che nessuno è ancora riuscito a risolvere.
EliminaCiao Sari.
Buon ferragosto!
RispondiEliminaCiao Sara.
EliminaNoi viviamo al mare.
RispondiEliminaDa piccola mamma mi ci portava ogni giorno, d'estate, ed ero felicissima.
Mi sforzo di fare lo stesso con mio figlio, eccetto sabato, domenica e festivi.
Quindi oggi anche no.
Buon Ferragosto a te.
No, oggi direi proprio di no, a meno che non sia fatto voto di sofferenza :-)
EliminaCiao Claudia.
Non potrei mai venire sulla Riviera Romagnola d'estate in albergo, con gli orari dei pranzi obbligati. Ma in un appartamentino sì. Basta essere liberi con gli orari e si può andare in spiaggia a fare il bagno quando non c'è più nessuno, ad es. dalle 19 in poi il tramonto sul mare che si gode da Gabicce è meraviglioso e si è soli coi gabbiani... Di giorno basta scendere dopo le 12 e fino alle 15 non c'è quasi nessuno. Adoro il mare d'inverno, ma buttarsi in acqua e goderne il fresco quando fa un caldo assurdo come in questi giorni è molto piacevole: sono due cose diverse, imparagonabili. E poi per chi tende ad avere mal di schiena come me, nuotare tutti i giorni due ore per venti giorni di fila è una grande terapia!
RispondiEliminaGabicce ha alle sue spalle una strada panoramica, da cui si vede l'Adriatico dall'altro, che è probabilmente la più bella di tutta la costa marchigiana.
EliminaA scendere al mare dalle 12 alle 15 c'è effettivamente basso rischio di trovare ressa, ma a meno che non si stia sotto l'ombrellone, o in qualche altro modo al riparo dal sole, temo che qualche dermatologo avrebbe qualcosa di ridire :-)
Gabicce è "ingolfata" in modo che il tramonto appaia in qualche modo sul mare.. anche al Circeo, sul Tirreno, la baia a mezzaluna ruba il tramonto sul mare e lo fa apparire un vago Adriatico..
EliminaIo ricordo il ferragosto sulla riviera romagnola per i gavettoni, secchiate d'acqua che tutti o quasi si tiravano. Non era un giorno normale e il rischio di litigare con qualcuno era molto più alto degli altri giorni. Non mi mancano quei ferragosti.
RispondiEliminaLa tradizione dei gavettoni e delle secchiate d'acqua, ora fortunatamente caduta in disuso, è stata per anni una vera piaga, in cui molta gente faceva sfoggio della propria stupidità. Si combattevano vere e proprie "guerre" che spesso sfociavano in risse, coi giornali che il giorno successivo davano conto del numero dei feriti e dei danni provocati. Fortunatamente, come dicevo, già da qualche anno questa tradizione è caduta in disuso.
EliminaEh, se Il Post fosse esistito quando ero una bambina che amava il mare, mi sarei divertita molto di più...
RispondiEliminaBuon Ferragosto! :-)
A chi lo dici!
EliminaCiao Gwendalyne :-)
Grazie e ricambio in ritardo... noi invece alla ricerca di spiagge belle e direi abbastanza solitarie.
RispondiEliminaDifficile, in questo periodo. In bocca al lupo.
Elimina"divieto di entrare in acqua prima delle quattro del pomeriggio per timore delle congestioni" >> oddio pure mia madre era in fissa con questa paura, che credimi mi ha condizionata anche un po' da adulta :-D
RispondiEliminaSpero tu abbia trascorso un sereno ferragosto :)
Non solo sereno, ma fresco, nel senso che l'ho passato in casa, con l'aria condizionata, a leggere e guardare serie TV.
EliminaSpero sia stato sereno anche il tuo ;-)