L'amico
Lo scorso weekend è tornato qua un amico che è via da vent'anni, forse anche di più, e che una volta abitava qui vicino a casa mia. Ogni tanto si fa vedere, poi se ne va di nuovo. Abbiamo trascorso tutta l'infanzia assieme ed eravamo legatissimi. Solo a scuola non siamo stati insieme perché lui ha un anno meno di me.
Poi, una volta cresciuti, ognuno ha imboccato la propria strada e ci siamo persi di vista.
Dopo le medie lui iniziò a lavorare facendo il piastrellista, mestiere che gli insegnò suo padre. Se ne andò presto, suo padre, ma ormai il mestiere il mio amico l'aveva imparato e cominciò a cavarsela da solo.
All'età di vent'anni, più o meno, raccolse le sue cose e si trasferì a Dubai, negli Emirati Arabi, dove vive ancora oggi. All'epoca là era tutto in espansione, c'era una specie di boom economico che ricordava un po' quello dei nostri anni Sessanta. Non fu difficile per lui, che ha sempre avuto una certa intraprendenza, mettere a frutto il mestiere che gli aveva insegnato suo padre. Iniziò a lavorare sotto una ditta, poi, piano piano, riuscì a mettersi in proprio e a fare successo.
Qualche anno fa, durante un viaggio di lavoro negli Stati Uniti, ha conosciuto una ragazza originaria della Nigeria che fa la hostess per una compagnia aerea degli Emirati Arabi. Si sono sposati e oggi hanno una bellissima bambina mulatta di cui non ricordo il nome.
Ogni tanto questo mio amico, che praticamente vive sugli aerei tra gli Emirati Arabi e gli Stati Uniti, torna qua al paesello a trovare gli amici d'infanzia. Ma non spessissimo, a volte tra un suo ritorno e l'altro passano anche anni, e ogni volta ci racconta cosa fa, cosa succede dall'altra parte del mondo, nei posti dove vive e lavora. E io, che sono nato qui e ho trascorso tutta la vita senza quasi mai mettere il naso fuori dal mio paesello, non so mai cosa raccontargli.
Commenti
Dai, impossibile crederci!
Stavolta hai voluto essere veramente pessimista con questo post🤗
Io da tempo si può dire che non viaggio più, ma penso che sia nel girare il mondo che nello stare a casa ci siano, anche solo banalmente e praticamente, molti aspetti positivi e altrettanti negativi.
Comunque proprio stamattina la mia passeggiata è stata rovinata dalla visione di una di quelle orribili navi-grattacieli-alveari da crociera che stava attraccando, e magari sarò in qualche modo razzista ma ho qualche dubbio che quel tipo di turisti, o almeno la maggior parte di loro, alla fine della crociera possa dire di conoscere i luoghi del mondo toccati con il mostro galleggiante (scusate lo sfogo, ma ogni volta è un pugno negli occhi e nello stomaco, per tacer dei polmoni a causa dell'inquinamento, ben visibile peraltro dal colore di quel che usciva dal fumaiolo).
Si può avere una vita molto intensa anche senza spostarsi da una parte all'altra del globo, quando l'esistenza interiore è ricca di pensieri, immagini, fantasie, voglia di imparare, curiosità. ;)
Ciao, Andrea.
Ciao Romina :-)
Posti che amo e che non mi stancano mai.
Ciao, Ettore.