giovedì 30 luglio 2009

Il ddl Alfano andrà avanti così com'è?

Enzo di Frenna, uno dei promotori dell'iniziativa "14 luglio", scrive con preoccupazione sul suo blog:

L'ho scritto: questa casta parlamentare tenterà di approvare il DDl Alfano così com'è. E se possono, ci tirano dentro anche il comma che imbavaglia la Rete con l'obbligo di rettifica. Io non condivido l'idea che bisogna discutere e scrivere, come sosteneva Luca De Biase dopo lo sciopero dei blogger che abbiamo organizzato con Diritto alla Rete. Questi signori della politica autoreferenziale je fai un baffo con i bla bla. Temono l'azione altamente mediatica. Temono l'evento notizia. Io sono - lo ripeto - per azioni alla greenpeace che sollevino fortemente l'attenzione sul tentaivo di limitare la libera espressione nella Internet italiana. Ci sto pensando con un gruppo di amici e blogger. Vi farò sapere.

In attesa di sapere cosa sta "covando" Enzo, riporto qui sotto uno stralcio di un articolo di Nicola Tranfaglia, ripubblicato da Enzo nel medesimo post del suo blog.

Il presidente Berselli ha detto due o tre volte che il disegno di legge è destinato ad andare avanti con la ripresa autunnale e non può essere contestato nei suoi aspetti fondamentali.
Le osservazioni sul rischio che la Corte europea dei diritti umani, come del resto la Corte Costituzionale italiana, potrebbero individuare nel disegno di legge all’esame numerosi profili di incostituzionalità non hanno ricevuto dalla maggioranza particolare attenzione.
Se una sensazione si può avere dopo l’audizione è quella che l’attuale maggioranza parlamentare intende approvare nel prossimo mese di settembre un disegno di legge niente affatto diverso da quello approvato dalla Camera l’11 giugno scorso.
Da questo punto di vista appare evidente che le preoccupazioni del presidente Napolitano hanno forse consigliato al governo tempi più lunghi ma non hanno minimamente influito sui contenuti del provvedimento che intende sopprimere la cronaca giudiziaria nei giornali e influire negativamente sulla possibilità per la magistratura di conseguire i propri obbietti di indagini, come prevede peraltro la costituzione repubblicana.

Sarà il caso di prepararsi: su questo fronte l'autunno si prospetta piuttosto caldo.

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