Non so bene, di preciso, se esista un criterio standard secondo il quale, durante il normale iter parlamentare, alcuni disegni di legge subiscono una accelerazione e altri un rallentamento. Probabilmente no; sono più propenso a credere, infatti, che questi movimenti di "scaletta" dipendano da motivi di opportunismo e dalle circostanze esterne. Nel recente periodo abbiamo avuto almento due movimenti di questo tipo, che sembrano abbastanza singolari e, a ben guardare, dettati proprio da queste circostanze "esterne". Uno riguarda il disegno di legge sul testamento biologico, e l'altro quello, caro al ministro Carfagna, sulla prostituzione. Ma andiamo con ordine.
Il disegno di legge sul testamento biologico, del quale, così com'è, penso tutto il male possibile, ha subito un'improvvisa accelerazione sulla tabella di marcia proprio in questi giorni. Anzi, il testo, già passato a marzo al Senato e in attesa di essere esaminato dalla Camera, è stato infatti presentato addirittura in notturna alla Commissione Affari Sociali in concomitanza con l'inizio del G8 all'Aquila. Perché? Mah! Forse, indirettamente, c'entra il Vaticano.
Voi sapete che la legge sul testamento biologico sta molto a cuore alla corte di papa Ratzinger, specialmente nella formulazione con cui è stata licenziata già al Senato, e voi sapete altresì che i rapporti tra Vaticano ed esecutivo, specialmente dopo il clamore delle vicende "private" del premier, non sono più idilliaci come una volta, tanto che lo stesso premier, che terminato il G8 aveva sperato in un incontro col papa per cercare di ricucire, se n'è dovuto tornare ad Arcore con le pive nel sacco. Penso, quindi, che basti fare due più due per capire i motivi dell'improvvisa accelerazione del ddl.
Allo stesso tempo, però, un'altra legge ha subìto un rinvio piuttosto importante sulla scaletta di governo: quella sulla prostituzione. Legge fortemente voluta dal ministro Carfagna che introduce per la prima volta il reato di prostituzione. L'urgenza iniziale è d'incanto svanita e pare che se ne riparli senza fretta dopo l'estate, con calma. Facciamo due più due anche qui? Beh, qualcuno l'ha fatto.
Qualche considerazione a questo punto sarebbe da fare, e una, in particolare, sorge spontanea, almeno a me. La legge sul testamento biologico è una legge importante perché riguarda la persona, l'etica, la morale, le convinzioni personali, la libertà. Entra direttamente a regolare un qualcosa, il libero arbitrio, che a rigor di logica dovrebbe essere regolato solamente dall'interessato. Può quindi una legge così importante, che dovrebbe essere frutto di ponderazione, riflessione e attenta analisi, essere il risultato di un "mercanteggiamento" al fine, da parte del governo (e soprattutto del premier), di ingraziarsi i favori del Vaticano e, possibilmente, cercare di recuperare i voti perduti (vedi europee) dell'elettorato cattolico?
Le legge, di per sé, è già dal mio punto di vista abbastanza vergognosa. Cosa diventerà se sarà il prodotto di un mercimonio politico?
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