mercoledì 8 luglio 2009

Salvini si è dimesso, ma siamo sicuri che fosse lui il problema?

E' passata appena mezza giornata dalla comparsa in rete dell'esibizione canora di Matteo Salvini alle sue dimissioni. Adesso la notizia sta già facendo il giro delle home page dei quotidiani, come se fosse un evento epocale, mentre quasi nessuno mette in evidenza che Salvini si è sì dimesso da deputato in Italia, ma, oltre a non essersi affatto pentito della sua performance, se ne sta saldamente parcheggiato al Parlamento Europeo.

E quindi? Dove sarebbe la notizia eclatante? Ma per favore! Notizia eclatante sarebbe semmai che Salvini se ne restasse al suo posto e se ne andassero a casa tutti gli appartenenti a questa maggioranza; questa sì sarebbe una notizia. Un reset completo ci vorrebbe. Una macchina del tempo immaginaria sulla quale salire per tornare indietro nel tempo a prima delle elezioni che hanno mandato al governo questa compagine di raccomandati, entrati in Parlamento solamente grazie alle liste bloccate.

Una maggioranza che nell'arco di poco più di un anno ha messo in campo il sondino di stato, ha con tenacia cercato di imbavagliare la stampa, demonizzando quella (poca) ancora rimasta libera, sta cercando tuttora di "regolamentare" internet, sta togliendo alla magistratura uno degli ultimi strumenti rimastigli per cercare di mettere ancora in galera qualche delinquente (in compenso pensa alla nostra sicurezza criminalizzando a priori i clandestini).

Una maggioranza con a capo un signore che mentre qui, da molti, è considerato un grande statista, nel resto del mondo viene visto come qualcosa di meno di un ciarlatano, tanto che da più parti si sta già pensando addirittura di espellere l'Italia dal G8.

E le dimissioni di Salvini sarebbero una notizia?

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