venerdì 26 dicembre 2008

La bontà (natalizia) dei nostri politici

Questo breve articolo voi lo leggete oggi (26/12), ma io l'ho scritto ieri pomeriggio - giorno di Natale - in pieno abbiocco post prandiale, con tutto quello che ne consegue. In realtà non c'è un motivo preciso, né ho qualcosa di particolarmente urgente da dire. Butto giù in maniera anche piuttosto svogliata queste righe solo per segnalare una cosa che mi è saltata all'occhio mentre passavo in rassegna il feedreader di Google.

Voi sapete che a Natale si diventa per qualche oscuro motivo tutti più buoni, o almeno questo è quello che ci raccontano e che ci sentiamo ripetere fin da quando eravamo bambini. Ciò vale naturalmente anche per i nostri politici: a Natale sono più buoni anche loro e la cosa va dimostrata in maniera plateale, perché se loro sono buoni e non la sa nessuno che gusto c'é?

Ecco quindi che il giorno della vigilia il buon Alemanno si è recato alla Caritas di via Marsala, ovviamente a Roma, per presenziare alla tradizionale messa assieme ai senzatetto e per regalare alla struttura alcune centinaia di capi, tra teli da bagno e lenzuola, tramite una società collegata al Campidoglio. Il presidente del Senato, invece, e cioè Renato Schifani, si è recata ieri in visita all'ospedale pediatrico romano Bambin Gesù portando in dono 50.000 €, i proventi del tradizionale concerto natalizio a palazzo Madama.

Angelino Alfano, invece, è andato in galera... cioè, no, non in quel senso (anche se dopo quello che ha fatto alla Costituzione col lodo che porta il suo nome, forse...), ma nel senso che si è recato a visitare i ragazzi carcerati dell'istituto penitenziario Malaspina, Palermo, occasione che ha utilizzato per esprimere una di quelle dichiarazioni destinate a entrare nella storia: "Lo Stato e' vicino ai ragazzi che ha punito e dice loro che hanno la possibilita' di riscattarsi".

Non fanno venire in mente anche a voi i tre Re Magi?

4 commenti:

Vale ha detto...

Che pena mi fanno..

Romina ha detto...

Io penso sempre a quanto debbano annoiarsi mentre fingono di fare queste cose con passione e sincerità. La loro mente è altrove, ma sanno recitare. Non dico che sia per tutti così, ma per la maggior parte sì.

Off-topic: qui c'è un vento gelido, di tipo polare, che invita a starsene in casa. Ma la neve non si è vista.

Andrea Sacchini ha detto...

> qui c'è un vento gelido, di tipo polare, che invita a starsene in casa. Ma la neve non si è vista.

Il vento gelido ha soffiato per tutta la giornata anche qui. Si è calmato solo da poco, e in ogni caso la neve non s'è vista.

Ma, come per la storia della montagna e di Maometto, siamo andati noi da lei. :-)

Anonimo ha detto...

Ciò che sorge oggi, dalla materia prima del mio cervello, che attraversando le vie, anche più piccole dell'epitelio dell'epidermide umana, mettono in moto il proprio pensiero e cioè: è nato prima l'uovo o la gallina?.... è nato prima l'uomo o la spazzatura?, è nato prima il cervello o il pensiero?, è nato prima il sottoscritto o un insetto?, è nato prima il bianco o il nero?, è nata prima la bugia o la verità?, in quest'ultimo caso, se una persona dice una bugia, significa che alla base ha una verità vera da nascondere; ma se dice la verità, significa che ha una bugia vera da nascondere, ma tuttavia chi è nata prima?, come vedete basta poco per stravolgere un pensiero umano. se una persona mi dice "io sono cattolico", io potrei benissimo rispondergli "io non sono cattolico, ma sono la vita", come noterete i due aspetti sono completamente diversi, perchè nel primo caso, il soggetto si è lasciato influenzare dai canoni letterari della chiesa, nel secondo caso il soggetto non si è lasciato influenzare da nessun contesto e pertanto come persona umana vivente che sente scorrere dentro di se la vita, dice e lo ripeto: "io sono la vita" e credo nella vita e non mi interessa niente oltre la vita stessa, che genera giorno dopo giorno altra vita, altro sole, altra luna, altri alberi, altri fiori, altri animali, altri umani, altro calore, altro profumo e non credo in chi pensa di inculcarmi una vita inesistente, è cioè l'inferno o il paradiso, che lo si trova solo nei libri di favole ma non nel libro della vita, quella vera.

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