Il cortometraggio sulla vita di Bettino Craxi andrebbe proiettato anche nelle scuole, per dare alle nuove generazioni i necessari spunti di riflessione sul modo in cui è finita la prima Repubblica e sulla falsa rivoluzione giudiziaria che portò alcuni settori della magistratura a teorizzare la supplenza delle toghe sulla politica.
Ora, intendiamoci, io non ho niente contro l'iniziativa, basta solo che mi avvisino prima in modo che possa tenere le mie figlie a casa quel giorno.
Scherzo, ovviamente. Anzi, io sarei veramente contento se la cosa si facesse per davvero, ma non per far riflettere i giovani in merito a una fantomatica falsa rivoluzione giudiziaria, ma per metterli al corrente di quali sono stati i veri motivi della fine della prima repubblica, che specilmente alla fine si era ridotta ad essere un concentrato immondo di scandali politico/finanziari, tangenti, corruzione, malaffare e clientelismo. Concentrato - che tra l'altro prosegue indisturbato ancora oggi - di cui Craxi è stato uno degli attori principali.
Non so di preciso cosa potrebbero imparare gli alunni dalla figura di un politico di spicco con due condanne (corruzione e finanziamento illecito) passate in giudicato e una rocambolesca fuga in Tunisia per evitare di finire in galera.
Chissà, potremmo provare a chiedere al ministro Gelmini cosa ne pensa.
ma forse Silviuccio nostro si riferiva ad una scuola in particolare!! :D
RispondiEliminaMa la prima repubblica non e' mai finita. Ha solo cambiato nome.
RispondiEliminaHo gia i brividi alla schiena...
RispondiEliminaCiao Maurizio
San Leo
Porco Mondo