martedì 12 dicembre 2006
Military Commissions Act of 2006
La notizia è passata un pò in sordina, non ha avuto molto risalto sui media, e quindi vedo di rimediare (almeno parzialmente, nei limti della visibilità di questo piccolo blog) alla lacuna.
Un paio di mesi fa, precisamente il 17 ottobre, negli Stati Uniti è stata varata una legge, approvata dal Congresso Americano e firmata dal presidente Bush, chiamata appunto come leggete nel titolo di questo post. Le notizie in rete al riguardo non sono molte, e i siti che ne parlano riportano in genere alcune varianti dello stesso documento. Riporto comunque quello che ho trovato.
Secondo proveditrasmissione.net questa legge conferirà a George Bush un enorme potere in materia di "decisione sul da farsi" quando egli ritenga (è sufficiente il sospetto) di trovarsi di fronte a un "combattente nemico illegale". In più questa legge "giustificherà e favorirà la pratica della tortura mediante l'autorizzazione all'uso di interrogatori coercitivi e l'imposizione del dolore fisico e mentale come procedimento pretestuosamente legale".
Altri aspetti interessanti di questa legge sono riportati da Socialpress.it. Ad esempio, i cittadini non statunitensi che Bush (a suo insindacabile giudizio) dovesse ritenere catalogati come "combattenti nemici illegali", potrebbero essere imprigionati senza tanti complimenti, a tempo indeterminato e pure senza specifici capi d'accusa. Questa legge, infatti, elimina l'habeas corpus, ossia il diritto fondamentale di contestare i motivi della propria detenzione davanti a un tribunale civile.
Secondo alcuni articoli di questa legge, infatti, i detenuti potranno essere giudicati esclusivamente da una commissione militare e non potranno godere delle protezioni legali riconosciute come fondamentali nei paesi civili. In più non è fatto obbligo di permettere che il detenuto conosca i motivi per cui è stato incarcerato, e al processo potranno essere usate contro di lui prove ottenute da interrogatori condotti con metodi che rasentano la tortura (tra l'altro questi "metodi" di interrogatorio saranno decisi direttamente da Bush). Come ciliegina sulla torta - così, giusto per non farsi mancare niente - le possibilità per il detenuto di ricorrere in appello sono quasi nulle e (udite udite) saranno respinte anche quelle che si basano sulla Convenzione di Ginevra.
Il sito della Casa Bianca parla dell'approvazione di questa legge come di un giorno storico per l'America, un giorno in cui è stata approvata una legge che consentirà di salvare molte vite americane dalla minaccia del terrorismo, mentre già da parecchie parti molti esperti e giuristi americani cominciano a sollevare dubbi perfino sulla costituzionalità di questa legge.
Che dire? Il terrorismo internazionale è senza dubbio una minaccia reale per l'America (ne sappiamo qualcosa anche noi), resta da vedere se i metodi adottati per tentare di contrastarlo non siano peggiori del male stesso. E' concepibile ad esempio, dal paese ritenuto come il più civile e progredito del mondo, l'approvazione di una legge che consente la tortura come metodo di interrogatorio? Boh, non so se qualcuno di voi ha mai letto il libro Il Nome della Rosa di Umberto Eco, oppure ha visto il film, ma mi viene in mente quando gli inquisitori torturavano quelli che erano accusati di eresia al fine di estorcere confessioni che autorizzassero la loro messa al rogo.
Comunque sia, per chi vuole esprimere il proprio dissenso riguardo a questa legge, e alla tortura in generale, è in circolazione una petizione online sottoscrivibile qui. Chissà, magari potrebbe servire per evitare un progressivo ritorno verso il medio evo.
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Sei illuso. Il medioevo esiste ancora e già,dietro le quinte, ben nascosto.Questa è una di quelle petizioni praticamente inutili, ahimè. Scommettiamo?
RispondiElimina"Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile".
RispondiEliminaThomas Edison