
Probabilmente questa decisione non troverà unanimi consensi, e, come è giusto che sia, qualcuno avrà qualcosa da obiettare. Mi sembra perfettamente legittimo; ognuno è libero di pensarla come vuole. Io, dal canto mio, posso solo dire di aver seguito fin dall'inizio - tramite i giornali e la tv - la vicenda di Ivan, e di essermi fatto alcune precise convinzioni.
La vicenda è nel suo insieme lunga e complessa. Sottolineo brevemente solo un paio di punti che mi paiono piuttosto significativi.
La domanda che probabilmente chi non condivide questo provvedimento si pone è: perché graziare chi ha ucciso? Io rispondo: perché no? Sono stati concessi benefici di legge e sconti di pena a pluripregiudicati, mafiosi, assassini, rapinatori, ecc... Grazie all'indulto sono stati scarcerati delinquenti di ogni risma e sono stati concessi sconti di pena a personaggi del calibro di Luigi Chiatti e Giovanni Brusca, autoaccusatosi di aver compiuto un centinaio (sì, avete capito bene) di omicidi e riconosciuto colpevole di aver sciolto un bambino nell'acido; perché non graziare Ivan che non è né un delinquente, né un mafioso, né un rapinatore?
Il secondo punto da tenere in considerazione è che Ivan non ha mai cercato di nascondere le sue responsabilità. Non ha mai tentato di depistare in alcun modo le indagini, né ha mai cercato scuse o fantasiose giustificazioni per quello che ha fatto. Ha sempre sostenuto l'involontarietà del suo gesto (nonostante i giudici siano stati di diverso avviso) e ha sempre collaborato attivamente alle indagini a suo carico. E poi, scusate, è ragionevolmente possibile pensare che un poliziotto di 25 anni possa intenzionalmente pensare di uccidere uno che non si ferma a un posto di blocco?
Ecco, queste sono alcune delle ragioni per le quali ho nel mio piccolo sostenuto la causa per la concessione della grazia a Ivan.
E finalmente è arrivata.
Assolutamente daccordo con te! Sono contento anch'io per Ivan Liggi.
RispondiEliminaCiao