martedì 18 luglio 2023

La donna che rise di Dio


La precisazione iniziale dell'autore del libro è importante per approcciarsi ad esso nel modo giusto. Esistono due "Dio": quello teologico e quello della narrazione biblica. Quello teologico è l'onnipotente, onnisciente, perfetto, infinitamente amorevole, misericordioso ecc., e non è quello di cui si parla in questo libro. Quello della narrazione biblica, invece, colui di cui tratta il libro, è contraddittorio, inaffidabile, pieno di difetti, di paure, di insicurezze, di scoppi d'ira, di meschinità, anche di cattiveria gratuita. Ecco, questo è il dio raccontato nel libro di Mercadini, il quale affronta la Bibbia, attraverso quindici episodi tra i più controversi, non dal punto di vista teologico ma appunto narrativo (la Sara del titolo è la prima moglie di Abramo; Sara e Abramo formano la coppia anziana e sterile a cui Dio ordina incredibilmente di generare un popolo).

Questo saggio è interessantissimo in primo luogo perché Roberto Mercadini è un profondo conoscitore della lingua ebraica, quindi nel testo spiega come funziona l'alfabeto ebraico (nello scritto, ad esempio, si usano solo le consonanti, le vocali vengono indicate con sequenze di puntini poste sotto di esse), in più aggiunge qua e là interessanti digressioni sulla cultura religiosa ebraica. In secondo luogo, questo libro è interessante perché l'autore spiega i motivi per cui certe parole e certe frasi vengono tradotte in modi diversi dall'originale ebraico (sostanzialmente per edulcorare e rendere "digeribili" parole e concetti che per la nostra cultura, ma anche per il politically correct, sarebbero piuttosto indigesti).

È un libro che consiglio a chi (come lo scrivente) non ha mai letto la Bibbia ma è interessato a sapere, almeno a grandi linee, di cosa si parla quando ci si riferisce ad essa.

6 commenti:

  1. Mercadini talvolta mi ispira alcune lezioni che preparo, la sua (ri)lettura televisiva della Bibbia non sarebbe meno interessante di quella della Costituzione fatta da Benigni.

    Non sono d'accordo che esistano due versioni di Dio. Perché il testo di riferimento di un'intera religione dovrebbe mostrarlo imperfetto?

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  2. Allora i teologi sbagliano.

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  3. Non è che sbagliano. I teologi interpretano. Ma il dio narrato nella Bibbia non c'entra niente col dio idealizzato dalle varie religioni. Se hai tempo prova a leggere questo libro o uno qualsiasi che parli della Bibbia e te ne renderai conto.
    Per tagliare la testa al toro, si dovrebbe prendere la Bibbia e leggerla dall'inizio alla fine come un qualsiasi libro, ci si renderebbe conto di tante cose.

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  4. Gas, casualmente Mercadini ha appena pubblicato sul suo canale YouTube un video dal titolo Dio non è una brava persona, in cui spiega proprio questa questione :-)

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  5. Avevo visto il video ma dimenticato di ripassare qui. In effetti la questione ora è più chiara, dato che è estesa a tutte le religioni.

    Casuale dici? Escludi a priori che Mercadini legga il tuo blog? 😉

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