Non mi ha preso subito, questo romanzo, tanto che dopo le prime 50-60 pagine stavo per mollarlo. Poi, lentamente, mi ha conquistato e quando ho chiuso l'ultima pagina ho pensato che è un capolavoro.
È un romanzo che può essere definito distopico e narra le storie di Kathy, Tommy e Ruth, che vivono in una specie di collegio, Hailsham, disperso nel verde della campagna inglese. I tre non hanno i genitori ma non sono neppure orfani, sono infatti dei cloni umani creati in laboratorio con lo scopo di donare i loro organi alle persone malate. La voce narrante è quella di Kathy, che racconta attraverso la tecnica narrativa dei flashback la sua storia e quella dei suoi amici.
È un romanzo visionario ma anche una bellissima storia d'amore, ma è soprattutto un libro che ripropone in maniera drammatica il tema della ricerca di sé all'interno di esistenze già predeterminate, il bisogno insopprimibile di dimostrare ciò che si è realmente e la propria umanità.
Ha vinto numerosissimi premi, questo romanzo, ed è stato inserito dal Time nei cento migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 al 2005, anno in cui è stato pubblicato. Per me è un capolavoro.
Ho visto il film. Non male.
RispondiEliminaOggettivamente bello e importante. Soggettivamente mi ha colpito ma non mi è piaciuto.
RispondiEliminaLo guarderei anche, ma generalmente i film tratti dai romanzi sono una delusione.
RispondiEliminaA me è piaciuto, LadyJack. Come ho scritto nel post, ci ha un po' a ingranare, ma poi mi ha preso.
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