giovedì 27 luglio 2023

Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza

Sono sincero, a me la teoria della mente bicamerale non convince del tutto, anche se l'autore, lo psicologo statunitense Julian Jaynes, in questo interessantissimo saggio la argomenta in maniera solida e convincente. 

Ma, teoria della mente bicamerale a parte, questo libro, pubblicato originariamente negli anni Settanta e aggiornato nel 1990, è un viaggio grandioso nella mente umana e nella storia di come noi esseri umani, nel tardo Pleistocene, siamo passati dai gesti ai suoni, imparando via via ad articolarli e a modularli fino a inventare il linguaggio; poi, a cascata, il pensiero, la coscienza, le interazioni sociali e le interazioni con la nostra immaginazione. 

La teoria del passaggio dalla mente bicamerale alla coscienza, secondo Jaynes avvenuto nel millennio che precede la nascita di Cristo nel contesto della civiltà greca, è descritta in maniera estremamente esaustiva e argomentata, facendo ricorso all'analisi della moltitudine di testi antichi arrivati fino a noi (dall'epopea di Gilgamesh passando per Iliade e Odissea fino alla Bibbia) e tirando in causa più discipline: neuroscienze, archeologia, linguistica, psicologia, storia ecc.

A tratti l'ho trovato ostico, come è naturale che sia dal momento che ho affrontato il testo da "profano", ma nel complesso è un saggio grandioso. Se siete appassionati di questi argomenti, in sostanza se vi appassiona capire come è fatta e come funziona quella strana creatura chiamata essere umano, questo libro è una lettura obbligata.

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