giovedì 20 luglio 2023

Perculiamoli

In questi giorni di caldo torrido si fanno vivi, più agguerriti che mai, i No Caldo, denominazione coniata da Alessandro Gilioli per indicare i negazionisti del riscaldamento globale (o, in subordine, il riscaldamento globale c'è ma l'uomo non c'entra niente).

Siccome con queste persone dati e numeri non contano niente, rimane il perculamento, e Mario Tozzi in questo campo se l'è sempre cavata discretamente :-)

C'è da segnalare, a margine, che i No Caldo hanno da qualche giorno un nuovo guru, il meteorologo di La7 Paolo Sottocorona, che secondo loro si sarebbe espresso avallando le loro tesi. Ovviamente non è vero niente (i No Caldo non hanno ancora imparato la differenza che corre tra meteo e clima), ma a loro figurarsi se importa.

5 commenti:

  1. Ma oramai non si può fare altro che ignorarli… se pensiamo che dopo quarant’anni c’è ancora gente che dice che l’AIDS non esiste, non abbiamo speranza …questo tipo di gente esisterà sempre, credo che abbiano difficoltà a guardare la realtà in maniera oggettiva.

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  2. In generale, chi rifiuta la realtà lo fa per almeno due motivi: paura (specialmente riguardo ai novax) e problemi cognitivi. Si potrebbe anche ignorarli, certo, ma pur essendo una minoranza sono una minoranza rumorosa, che gode oltretutto dell'appoggio mediatico di certa stampa e certi personaggi pubblici.

    Nel caso dei novax (ma vale anche per i No Caldo), tentare di contrastarli va a vantaggio della comunità, perché la loro petulanza e la loro ostinazione sono fortissime, e più gente "convincono" con le loro sballate teorie, peggio è per tutti.

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  3. Il battesimo ultimo titolo di studio è da inserire negli annali della satira! Anche perché credo accomuni un bel po' di gente che le spara grosse da qualche tempo...

    In maniera indiretta il surriscaldamento è tema ricorrente nel mio blog, l'ultimo risale a un report prodotto dall'organismo scientifico delle Nazioni Unite, condiviso tra gli altri da Greenpeace, che non prendendo finanziamenti pubblici o da "sponsor" è da considerarsi un attimo attendibile.

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  4. Siamo coi condizionatori a palla e danneggiato il clima. Ma che dobbiamo fare, morire? -

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  5. Gas, ormai esiste una così vasta ed esaustiva letteratura scientifica sul surriscaldamento globale che quelli che ancora si ostinano a negarlo si possono tranquillamente equiparare ai terrapiattisti.

    Paola, i condizionatori sono una piccola parte del problema. Il grosso sta nell'utilizzo ormai fuori misura di petrolio, gas e carbone da parte dell'umanità per le sue attività. Tornando ai condizionatori, non credo che esserne privi conduca alla morte. Ci sono altri modi per rinfrescarsi e lenire gli effetti del caldo. I nostri genitori e i nostri nonni sono vissuti senza condizionatori e senza altre comodità che a noi oggi sembrano indispensabili, e mi pare che più o meno se la siano sempre cavata.

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