lunedì 16 maggio 2022

Quale Signore (degli anelli)?

Lessi Il signore dei anelli da giovane, prendendolo in prestito in biblioteca. È da un po' di tempo che mi frulla in testa il proposito di comprarne una copia da tenere nella mia libreria e di rileggerlo. Il problema è che non so quale comprare. Facendo qualche ricerca in rete ho infatti scoperto alcune cose. 

La prima è che Il signore degli anelli è una sorta di sequel del romanzo Lo Hobbit, quindi, forse, sarebbe il caso di leggere prima questo. La seconda cosa che ho scoperto è che sia de Lo Hobbit che del Signore degli anelli esistono più edizioni, tra l'altro diverse tra loro. Tanto è vero che se si va da un libraio e si chiede Il signore degli anelli, ci si sente rispondere: "Quale edizione vuole?" E che ne so? Io so solo che voglio leggere Il signore degli anelli. 

Ma perché quella buon'anima di Tolkien era così complicato? Non poteva scrivere il suo libro in una versione unica e chiusa li?

13 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Ho sempre snobbato libri e film della serie. E continuerò.

siu ha detto...

Anch'io ;-)

Andrea Sacchini ha detto...

Male, molto male. Già viviamo in una società terribile; se non si evade un po' col fantasy... :-)

Guchi chan ha detto...

Le mie copie del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit risalgono a talmente tanti anni fa che, quando le comprai, nessuno mi pose il problema. Evidentemente si tratta di una finezza recente XD Ti consiglio certamente Lo Hobbit, a me è piaciuto molto!

Andrea Sacchini ha detto...

Infatti pensavo di fare un acquisto unico e di iniziare con quello :-)

Marco L. ha detto...

"Ma perché quella buon'anima di Tolkien era così complicato? Non poteva scrivere il suo libro in una versione unica e chiusa li?"
Non pensi che l'abbia fatto, e che le "complicazioni" siano imputabili agli editori?
Comunque, sorvolando su casi patologici (l'edizione Rusconi degli anni '70 che lessi per la prima volta a 13 anni, che inspiegabilmente traduceva il termine "elf" come "gnomo"...), immagino che in libreria intendano l'edizione scissa in 3 libri (come uscì nel 1954-55) o la versione più comune che li raccoglie in un unico volume.

Andrea Consonni ha detto...

Seguendo un po' il mondo letterario posso dirti che è anche una questione di traduzione. Quella che hai letto tu è nella vecchia traduzione mentre tre anni fa, credo, deve essere uscita la nuova traduzione che ha fatto un po' discutere gli amanti di Tolkien (non sono fra quelli)

Andrea Sacchini ha detto...

Penso che a questo punto farò così: mi procurerò l'edizione più recente e amen.

Andrea Sacchini ha detto...

Alla fine credo che mi butterò su questa, sai?

Gas75 ha detto...

Non mi pare che Tolkien abbia delle colpe, per decenni (esattamente dal 1970 al 2003) "Il Signore degli Anelli" in italiano è stato edito da Rusconi, che ne ha curato una traduzione fedele al senso dei vocaboli usati dall'autore in inglese.
Poi ci ha messo lo zampino Bompiani iniziando ad apportare correzioni che forse aggiustano lessicalmente l'opera ma ne stravolgono le varie sfumature date da Tolkien a nomi e verbi... Se Tolkien definisce Aragorn Ramingo perché renderlo un Forestale? La locanda del Puledro impennato diventa quella del Cavallino inalberato.
Bompiani ha stravolto il registro linguistico di Tolkien!
E comunque oltre al "Signore..." e a "Lo Hobbit" c'è anche il "Silmarillion"!

Andrea Sacchini ha detto...

Il Silmarillion lo lessi qualche anno fa. Bello, ma mi è sembrato meno... scorrevole e più complesso rispetto al SDA.

Vapore Sodo ha detto...

Leggo solo adesso questo tuo pezzo e, visto che sono un grande appassionato di Tolkien, non posso esimermi dal darti il mio parere:
Cronologicamente è stato pubblicato prima l’Hobbit, poi il Signore degli Anelli (in tre volumi) e infine il Silmarillion, postumo e curato dal figlio.
Però se vuoi seguire la storia del mondo fantastico creato da Tolkien dovresti partire proprio dal Silmarillion, poi passare all’Hobbit e, infine, al Signore degli Anelli.
Come hai notato tu però il Silmarillion è un’opera complessa: questo anche perché è basata su gli appunti elaborati nel corso di una vita. A mio parere qui è bellissima la traduzione originale di Francesco Saba Sardi (Rusconi per capirci) che è considerato uno dei migliori traduttori in assoluto.
L’Hobbit è un libro per bambini anche se poi si basa sulle solide radice della mitologia creata da Tolkien.
Il Signore degli Anelli è di sicuro l’opera più bella e per seguirne la trama non hai bisogno di leggere quelle precedenti: è un po’ lungo, però non credo che per te questo sia un problema!

Non sapevo ci fosse una nuova versione in italiano: suppongo che dipenda dal fatto che da un anno o roba del genere “Il signore degli anelli” non sia più protetto da copyright: chiaramente la vecchia traduzione (ottima!) in italiano essendo, a occhio, di un paio di decenni successiva ancora lo è. Evidentemente il nuovo editore ha dovuto farne una nuova.
Non conosco la nuova versione ma, nel dubbio, andrei sul sicuro optando per la vecchia: gli esempi riportati da Gas75 sono davvero orripilanti!

In definitiva ti consiglio di leggere prima il Signore degli Anelli, poi l’Hobbit e poi il Silmarillion: dopo qualche anno poi te li puoi leggere nell’ordine “giusto” partendo stavolta dal Silmarillion, poi l’Hobbit e infine il Signore degli Anelli: in questa maniera apprezzi tutti i piccoli dettagli che in prima battuta non possono che sfuggirti (per esempio nell’Hobbit viene menzionata Gondolin, oppure chi erano i fratelli (per non dire il padre!) di Galadriel?)

Se ti appassioni ti puoi poi leggere tutti volumi pubblicati dal figlio di Tolkien e che, in pratica, sono la versione espansa (credo siano una quindicina di volumi) del Silmarillion. Importanti perché dagli appassionati sono considerati “canonici”… ;-)

Andrea Sacchini ha detto...

Per la miseria: esaustivo e chiaro. Grazie, ne farò tesoro :-)

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