La Corte Suprema degli Stati Uniti si appresta ad abrogare la legge del 1973 che permette di ricorrere all'aborto negli USA. Una abrogazione che, qualora diventasse effettiva, andrebbe contro il volere della maggioranza dei cittadini statunitensi (quasi il 70% è favorevole all'aborto).
Pensavo alla lieve incoerenza di questa proibizione in un paese dove è ancora largamente praticata la pena di morte e la vendita di armi è libera.
se non ho capito male in realtà non c'è nessuna legge negli usa che regoli l'aborto ma la pratica è resa legale da una sentenza degli anni settanta che da allora fa giurisprudenza. la corte suprema (a maggioranza conservatrice) può cancellare quella sentenza rendendo di fatto l'aborto un reato. Per ora è solo una bozza.
RispondiEliminaSi, per ora è solo una bozza, ma ci sono molte probabilità che in giugno diventi operativa. D'altra parte la maggior parte dei componenti della Corte Suprema è di orientamento conservatore, quindi temo ci siano poche speranze che rimanga solo una bozza.
EliminaSebbene sia contrario all'aborto, credo sia un diritto sacrosanto della donna decidere.
RispondiEliminaNon un bell'esempio di civiltà da parte degli eredi degli sterminatori di nativi e pellirosse.
Concordo.
RispondiEliminaNon solo di nativi e pellerosse, ma anche (andando molto più indietro nel tempo) del 90% delle specie animali e vegetali che popolavano fino al neolitico il continente americano.
RispondiEliminaIl patriarcato mai domo.
RispondiEliminaBeh, è stato domato per 70 anni...
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