venerdì 6 maggio 2022

Il Corano e Darwin

Classe quarta della scuola elementare in cui mia figlia maggiore è educatrice. La mamma (di religione musulmana) di una bambina scrive all'insegnante di scienze chiedendole di non tenere la prevista lezione sull'evoluzione. Il motivo, spiega la mamma, è che per il Corano il darwinismo è peccato. La teoria dell'evoluzione per selezione naturale, infatti, insegna che le varie specie animali (uomo compreso, quindi) sono nate e si sono evolute grazie a fattori del tutto casuali, escludendo perciò che l'uomo sia stato creato da un dio (in questo caso, Allah). L'insegnante si è riservata di parlarne con la preside per decidere il da farsi e comunicarlo alla mamma.

A me, personalmente, ha sorpreso abbastanza che l'insegnante abbia optato per discutere della faccenda con la preside. Io avrei risposto alla mamma, usando la stessa cortesia usata da quest'ultima, che le lezioni sono uguali per tutti e sono basate su programmi del ministero, e non è corretto negare una lezione a tutti i componenti della classe per motivi ideologici che riguardano un solo componente. Che poi, volendo essere pignoli, sono i genitori della bambina che chiedono che la lezione non venga svolta, probabilmente la bambina non avrebbe nulla da ridire.

Insomma, per come la vedo io, l'unica forma di accordo possibile è che la mamma tenga a casa la bambina il giorno in cui ci sarà la lezione sull'evoluzione. Non vedo altre soluzioni.

15 commenti:

  1. Strano che un visionario come Maometto (che per me tale era) abbia potuto presagire delle teorie successive di circa 1200 anni.

    In realtà una scuola inclusiva dovrebbe proporre i vari punti di vista culturali che spiegherebbero i vari fenomeni... Ma questo andrebbe fatto chiaramente anche nelle scuole dei Paesi islamici. Sono visionario anch'io, ma resto umile e non fondo alcuna religione. 😏

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo che la scuola dovrebbe proporre vari punti di vista culturali. Ma sarei severo sulla distinzione tra scienza e superstizione. Si vogliono fare delle lezioni in cui, accanto alla teoria darwiniana dell'evoluzione si mette quella religiosa? Bene, lo si faccia. Precisando, però, che la teoria dell'evoluzionismo ha fondamenti scientifici dimostrati, quella religiosa, no. Insomma, spiegare sì, mettere sullo stesso piano, no.

      Elimina
    2. Certo, sennò non c'è reciproco arricchimento culturale. Purtroppo differenziare porta spesso anche a mettere in graduatoria, e quindi a discriminare, quando la scuola dovrebbe soltanto formare ed educare.

      Elimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. La tua risposta è sicuramente la più corretta. Ma le faccende didattiche particolarmente delicate è sempre bene illustrarle al dirigente scolastico prima di qualsiasi iniziativa.
    Il dirigente è la figura che si deve assumere la responsabilità di tutto ciò che avviene nella didattica scolastica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poi alla fine risponderanno a quella famiglia qualcosa di molto simile a quello ipotizzato da te. Ma con tutta l'ufficialità necessaria.

      Elimina
  4. Anche in Italia ogni tanto spunta qualche problema con la teoria dell'evoluzione:
    https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=278618

    Il nome di Letizia Moratti è stato fatto in passato anche come papabile Presidente della Repubblica.


    Antonino Zichichi, fisico, docente e amministratore scientifico, è da sempre un grande contestatore della Teoria di Darwin.
    A una conferenza lo vidi anche trattare male un docente di scienze che gli chiedeva, per via di tutte le contestazioni che Zichichi faceva alla Teoria, se lui facesse bene ad insegnarla agli studenti nel suo programma.
    Temo che, nel caso di Zichichi, Chiesa e religione influiscano non poco.
    Non tocco il discorso della poca stima che nutro per Zichichi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggendo il tuo commento mi viene in mente quanto scrisse lo stesso Darwin quando concepì la sua teoria, e cioè la sicurezza che la sua scoperta non sarebbe stata mai né capita ne, tanto meno, accettata. Lui l'aveva messo in conto fin da subito. Ed era talmente convinto di questa cosa che per un lungo periodo di tempo si rifiutò di renderla pubblica, relegandola al suo epistolario privato che scambiava con altri studiosi. Era sicuro che non sarebbe stata capita perché era fortemente controintuitiva e andava contro ogni credenza allora diffusa e consolidata (Darwin scriveva nell'epoca dell'Inghilterra vittoriana), e cioè il creazionismo imperante.
      Ciò che più sconforta è che, a distanza di 150 anni, a volte sembra di essere ancora a quei tempi.
      Sulla Moratti e Zichichi non mi pronunciò neppure io per decenza.

      Elimina
  5. "Poi alla fine risponderanno a quella famiglia qualcosa di molto simile a quello ipotizzato da te." E' quanto, con forza, mi auguro; però in questi tempi di politically correct a sproposito e di cancel culture non ne sarei tanto sicura... Spero che ci farai sapere, caro Andrea.
    Buon week-end!
    siu

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Molto volentieri, siu. Buon weekend anche a te.

      Elimina
  6. Oppio (delle menti) dei popoli.
    L'islam è incompatibile con cultura, società laiche e liberali europee.
    L'Europa arcobalenghizzatasi avrà la sua nemesi su questa malattia autoimmune.

    RispondiElimina
  7. Quando ero in tesi all'università, si venne a sapere che in dipartimento c'era un ragazzo indiano affetto da TBC. Ovviamente non aveva detto niente a nessuno, non c'era di che preoccuparsi, perché sua madre in India stava pregando per la sua guarigione. E stiamo parlando di un chimico, non una studioso di teologia. La cosa è venuta fuori casualmente in una conversazione. Il panico. I miei compagni di corso che erano in laboratorio con lui si sono precipitati a fare la tubercolina. Forse esagero, ma quell'anno si è seriamente rischiata un'epidemia di TBC a Torino.

    RispondiElimina
  8. Premesso che anche io avrei tenuto la lezione, credo che la maestra abbia fatto bene: se avesse detto "di sua iniziativa" di tenere la bambina a casa, magari avrebbe potuto avere rogne... in questo caso più che mai, un responsabile è fatto per prendersi le responsabilità. 😃

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, concordo. Diciamo che io ho ragionato un po' a istinto, ma la scuola, giustamente, ha le sue gerarchie.

      Elimina

Rifarei tutto

Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente sp...