domenica 22 maggio 2022

Mummificazioni

Al bar. La televisione, in alto, è accesa. Al telegiornale compare improvvisamente Berlusconi che parla al raduno napoletano di Forza Italia. Stessa gigantografia di sempre del logo del partito dietro le spalle, stesse bandierine, stesso pubblico festante. Stessa scenografia e stesso attore principale, sempre uguale a se stesso, oggi come dieci anni fa, come vent'anni fa, come in quell'infausto 1994. Tutto è come cristallizzato, mummificato, pietrificato. Anche il suo aspetto, grazie alla tecnica estetica, rimane perennemente immutato nel tempo, come il Dorian Gray di Oscar Wilde, che aveva fatto un patto col diavolo e al posto suo invecchiava un ritratto appeso a una parete.
C'è molto, in tutto questo, che spiega perché questo paese è messo come è messo.

7 commenti:

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Sarebbe interessante mettere in sequenza tutto ciò che ha detto e fatto dal 1994 e comporre un film, ma forse sarebbe una vista insopportabile persino per lui.

Andrea Sacchini ha detto...

So che un film su di lui è stato fatto, in passato: Il caimano, o qualcosa del genere, ma non l'ho visto né so di cosa tratti. Chissà, magari l'ha pure visto :-)

Gas75 ha detto...

Che sia rimasto sempre uguale al 1994 non direi, basta osservarlo un attimo per vedere che ora è una statua di cera semovente.
Sospetterei che non sia più manco lui ma un sosia con una maschera alla Diabolik. E curiosamente sorte simile è toccata al suo caro amico Emilio Fede... Non mi stupirei se si trattasse di due sosia, e che gli originali stessero gestendo spassionatamente un bordello ad Hammamet.

Andrea Consonni ha detto...

Io mi auguro che le pochissime persone di qualità che ormai rimangono in quel partito e che nel 1994 c'erano, non ho mai votato Forza Italia ma noi Radicali siamo stati anche alleati, si decidano a mollare il Grande Capo e Proprietario. Purtroppo non sarà così perché di liberale ormai in quel partito non esiste più nulla da trent'anni e la paura di non tornare in Parlamento è grande. Un polo liberaldemocratico è lontano, visto che poi ci sono anche dentro, dall'essere costruito e realizzato.

Andrea Sacchini ha detto...

Boh, non so. Posso sicuramente sbagliarmi ma, a memoria, di liberale in quel partito mi pare ci sia sempre stata solo la retorica.

Andrea Sacchini ha detto...

Effettivamente, a ben guardare, è diverso da ciò che era nel 1994. D'altra parte è passato quasi un trentennio, e filtri e trucchi fanno fino a un certo punto.

Andrea Consonni ha detto...

Il programma 1994 era molto liberale su tante posizioni. Poi com'è andata e quali erano le premesse, visto il Grande Capo, è un altro discorso. Di certo Luigi Einaudi o Altieri Spinelli o Gaetano Salvemini o il vero federalismo non sono certo in cima agli interessi di partiti e e elettori. So di far par parte di una minoranza...

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