giovedì 19 maggio 2022

Liliana Segre e Chiara Ferragni

Non vedo dove sia lo scandalo se Liliana Segre invita Chiara Ferragni a visitare il Memoriale della Shoah. Chiara Ferragni ha un potenziale mediatico di grandissime dimensioni, e se accettasse contribuirebbe ad avvicinare molti giovani alla conoscenza di quel tragico periodo storico. Non credo sia un mistero per nessuno la scarsissima conoscenza della storia da parte dei giovani di oggi, basta guardare i silenzi imbarazza(n)ti come risposta a domande di cultura generale in certe trasmissioni televisive, ad esempio.

Poi, certo, non dovrebbe essere la signora Segre a farsi carico di un compito che è della scuola, ma, come si dice, piuttosto che niente, meglio piuttosto.

12 commenti:

Caterina ha detto...

Nemmeno io ci trovo nulla di scandaloso, anzi credo che sia un’ottima idea proprio per le ragioni che hai scritto. Chissà per quale motivo oggi si scandalizza del nulla, mentre cose che dovrebbero davvero scandalizzare, come quei silenzi imbarazzanti dei ragazzi interrogati su argomenti di cultura generale, passano senza lasciare traccia. Questa è la prova di quanto ci siamo impoveriti, moralmente e culturalmente parlando.

Franco Battaglia ha detto...

Se non puoi batterli, fatteli amici (attribuita a Giulio Cesare)

Guchi chan ha detto...

Il problema dei nostri tempi è che è sempre tutto bianco o tutto nero, quindi per molti che Liliana Segre si mescoli a Chiara Ferragni suona come un sacrilegio. Magari si potrebbe provare a guardare alle sfumature, farebbe bene a tutti.

leggerevolare ha detto...

Sono d'accordo...

Andrea Sacchini ha detto...

Sempre valido :-)

Andrea Sacchini ha detto...

Verissimo. E comunque non ci vedo nulla di sacrilego. Mi scandalizzano molto di più i raduni neofascisti e le teste rasate (generalmente vuote) che sfilano indisturbate per le città.

Andrea Sacchini ha detto...

Esatto.

Sara ha detto...

Non la trovo una buona idea, mi pare più ragionevole fare dei progetti a lunga scadenza per avvicinare i ragazzi ma non solo all'argomento. Un'influencer per sua essenza è idonea a una promozione fuggente, non a caso il veicolo preferito per farlo sono le storie di Instagram che durano 24 ore.
Poi magari qualche giovane laureato in Storia sull'argomento si trova!

Gas75 ha detto...

Lo scandalo è che Chiara Ferragni abbia del potenziale mediatico.

Andrea Sacchini ha detto...

Eh, cosa vuoi... mala tempora currunt.

Sari ha detto...

M'ha meravigliata la decisione di Liliana Segre... farsi sostenere dalla Ferragni significa accettare e riconoscere la logica del nulla e del non ragionamento che sta dietro ad un facile click. Se la Signora (e la maiuscola non è ironica) metterà davvero in atto il suo proposito, sarà per disperazione, dirà di noi e della nostra incapacità di pensare autonomamente, della vittoria di quel mi piace-non mi piace che permette di credere di essersi espressi e ci butta in un abisso.
Non apprezzo chi si serve del proprio intimo, dei figli, della malattia per incassare e il mio non è moralismo ma lo spavento di una società che non prevede alcun sapere ma che accetta d'essere convinta. La politica che arriverà potrebbe avere questo segno e già ne intravedo i segni. Un potere che muove denaro e consenso è una potenza vuota che regna su un popolo senza capacità e pronto all'asservimento. E si ritorna al fascismo in un amen... sempre che la scuola non riprenda in mano il suo compito di istruire e formare adulti pensanti e colti... magari fan di qualche influencer ma con piena coscienza.
Vabbè, ora sto fantasticando.
Ciao.

Andrea Sacchini ha detto...

Si, temo tu stia fantasticando, ma è un bel fantasticare.
Ciao Sari.

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