domenica 20 dicembre 2020

La lavatrice

Questa settimana mia moglie è andata a comprare la lavatrice nuova. C'è andata assieme a suo babbo, che per tutta la vita ha riparato lavatrici per mestiere e quindi ci capisce. Alla fine, hanno acquistato il prodotto che, secondo mio suocero, offriva il miglior compromesso prezzo-qualità, una Indesit, marca abbastanza rinomata. Mentre chiacchieravo un po' col tecnico che è venuto a casa a installarla e a ritirare la vecchia, gli ho fatto presente che quella che aveva tirato le cuoia, una gloriosa Rex che ci fu regalata nel 1996, aveva fatto il suo dovere per 24 lunghi anni. Il tecnico ha sorriso, aggiungendo di non pensare neanche lontamente che una lavatrice di adesso possa durare così tanto. Molto ottimisticamente ha pronosticato una vita massima di una decina d'anni, ma molto ottimisticamente. Gli ho risposto che lo sapevo già e mi è venuto in mente che ne avevo scritto qui. Siamo ormai perfettamente inseriti, più o meno coscientemente, nell'epoca in cui la fine delle cose è il fine per cui vengono costruite, altrimenti crolla tutto.

22 commenti:

  1. Credo esista proprio uno studio di obsolescenza programmata che calcola, dopo un certo tempo, maggiore il costo della riparazione rispetto a quello del riacquisto.
    Io credo che valga comunque sempre la qualità dell'utilizzo. Armadi di Ikea che a tanti durano un amen, con me hanno superato anche test proibitivi di ultra traslochi. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto. Nel libro in cui parlo nel post citato, si parla esplicitamente di questo. Gli oggetti di uso comune (elettrodomestici, automobili, apparecchi tecnologici ecc.) vengono prodotti inserendo al loro interno una sorta di meccanismo a tempo di autodistruzione, e nel contempo si rende più economico ricomprarli tout court in caso di guasto piuttosto che aggiustarli. Tutto questo per evitare l'interrompersi dello schizofrenico meccanismo della produzione.

      Elimina
  2. Ho un forno a microonde Whirlpool che ha compiuto 27 anni e, a parte qualche acciacco, funziona perfettamente. Tutte le volte che vado da un tecnico a chiedere se conviene cambiare o aggiustare qualcosa, mi dicono sempre: tenga, tenga, che macchine così non ne fanno più. Si magnifica tanto il progresso, ma un po' di ansia nell'andare avanti rispetto a come erano le cose in passato, ogni tanto mi viene. Anche rispetto al modo di stare al mondo delle persone in generale... Quello che hai descritto dei rapporti umani nell'azienda in cui lavori è esemplare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Macchine così non ne fanno più. Esattamente ciò che ha detto il tecnico della lavatrice riguardo alla mia vecchia Rex.
      Tra l'altro, notava l'autore del libro, la nuova consuetudine di cambiare gli oggetti che si rompono piuttosto che aggiustarli, porta alla scomparsa della gloriosa arte dell'artigianato. Il mestiere che faceva mio suocero, ad esempio, l'elettroriparatore, è in declino proprio perché è più conveniente buttare un elettrodomestico che si è guastato più piuttosto che farlo riparare.
      È un discorso che vale in ogni ambito. Un esempio banale: il calzolaio (ne avevo accennato in un altro post). Perché è una forma di artigianato ormai scomparsa? Perché nessuno, oggi, porta più a riparare scarpe danneggiate, si buttano via e si comprano nuove, e vecchie e gloriose professioni muoiono. Poi, dopo, ci si chiede perché abbiamo città sommerse dai rifiuti. Uno dei motivi è questo: si butta via tutto e non si riutilizza niente.
      E noi chiamiamo tutto questo, ironicamente, progresso, e lo magnifichiamo pure, come dici tu giustamente.

      Elimina
  3. Quest'anno mia suocera ha acquistato la lavatrice nuova, dopo ben trent'anni. Si è pentita tantissimo. Gliel'avevo detto di riparare la vecchia.
    I nuovi elettrodomestici, oltre a durare il tempo di uno starnuto, sono meno performanti rispetto a quelli di una volta.
    Sarà per il rispetto dell'ambiente, e quindi per risparmiare acqua ed elettricità, non lo metto in dubbio, ma vedrai che tua moglie lamenterà il fatto che il bucato non uscirà pulito come prima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è così. Purtroppo la mia vecchia Rex non era più recuperabile, era usurata e logorata in parti che non sono più sostibuili o lo sono con estrema difficoltà. Comunque, una lavatrice che per 24 anni ha lavato i panni di una famiglia di quattro persone, direi che il suo dovere l'abbia fatto, via.

      Elimina
  4. Proprio ieri sera a cena ci stavamo stupendo tantissimo, ma tantissimo!, per il fatto che i nostri cellulari (identici, tranne che per il colore) stanno durando da ben... quasi tre anni!!! Mai un cellulare ci è durato così a lungo.
    Poi abbiamo pensato anche al microonde che sebbene non raggiunga l'età di quello di Giorgio Giorgi, ha i suoi bei 13 anni abbondanti. La lavatrice, invece, ne compie 10 tra pochi mesi e stiamo già tremando... L'obsolescenza programmata è una iattura che solo un sistema orrendo come il neocapitalismo poteva inventare.

    RispondiElimina
  5. Anni fa ho dovuto cambiare un frigorifero per un guasto banale. Si era rotta la guarnizione dello sportello del surgelatore e non era possibile cambiarla perché al posto di essere incastrata era incollata. Una rabbia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Incredibile. Tipo quando ti obbligano a cambiare un tergicristallo intero solo perché si è usurata la gommina.

      Elimina
  6. Qui in Svizzera, se non vuoi tenerti la lavatrice in casa, c'è la lavatrice in comune in cantina. Ognuno, se non ha la lavatrice, ha il suo turno e ci sono dei giorni liberi per tutti. Molto comodo ma la convivenza con le casalinghe, specie quelle italiane, è dura... e per questo laviamo solo nel nostro giorno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Posti dotati di lavatrici pubbliche ci sono anche qui in Italia (ce n'è uno a cinque minuti a piedi da casa mia), ma non è esattamente il massimo della comodità.

      Elimina
    2. Ma questo è del palazzo, non è pubblica, riservata agli inquilini. Quasi tutti i palazzi svizzeri funzionano così. Pensa che solo un mio collega aveva la lavatrice in casa. Il locale lavanderia è proprio accanto alla porta del bunker sotterraneo.




      Elimina
    3. È stata una delle prime cose alle quali mi sono dovuto abituare quando ho raggiunto la mia compagna.

      Elimina
    4. Ma pensa un po'. Magari anche nei condomìni qua da noi funziona così. Non ti saprei dire, sinceramente.

      Elimina
    5. No, non funziona così. È una roba da paesi nordici mi han detto. Io la apprezzo molto come cosa. Basta organizzarsi.

      Elimina
  7. Sì, ormai è risaputo che le cose sono fatte (apposta) per durare poco. Se si è fortunati e il guasto al vecchio elettrodomestico è sanabile, conviene meglio farselo riparare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, nel corso degli anni alcuni guasti leggeri li abbiamo fatti riparare, ma gli ultimi "acciacchi" non erano più riparabili, e io sono contrario all'accanimento terapeutico :-)

      Elimina
  8. Sì, confermo. Io ho cambiato la mia un anno e mezzo fa e il tecnico ha detto la stessa cosa. Quella precedente era durata molti anni, l'avevamo anche riparata un paio di volte, e considera che in famiglia eravamo in quattro dei quali due giovani maschi che praticavano sport vari - quindi puoi immaginare quante lavatrici mi toccava fare! Una volte le cose si costruivano per durare, se sceglievi un prodotto di qualità eri sicuro che ti durava molti anni; adesso addirittura quasi sempre conviene buttare quello che si rompe perchè è più conveniente prenderne uno nuovo. E lo chiamano progresso. Mah.

    RispondiElimina
  9. Purtroppo ne so qualcosa, ormai è tutto programmato e stabilito alla nascita per ogni piccolo o grande elettrodomestico.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è così. È un gioco nichilista: portare le cose alla fine nel più breve tempo possibile.

      Elimina

Il post sentenza

La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...