lunedì 11 aprile 2011

Il Fatto nelle scuole? Non si può

Quelli de Il Fatto hanno lanciato una campagna di informazione andando nelle scuole, ovviamente su invito, per parlare di attualità e di quei fatti che in genere si fa di tutto per tenere da una parte.

Ovviamente quelli del Giornale non l'hanno presa bene per niente, tanto è vero che stamattina è comparso un bell'articolo dal titolo molto eloquente: "Propaganda senza limiti: e Il Fatto dà lezioni anche nelle scuole...". Tra le altre cose, all'interno vi si legge: "Un incubo. Provate a immaginare: tornate a scuola, la mattina arrivate in classe, spalancate la porta e davanti a voi seduto in cattedra c'è Marco Travaglio". Già, Travaglio; un bell'incubo, non c'è che dire. Forse se andasse Sallusti, chissà, l'impatto con i poveri studenti potrebbe essere meno traumatico. Sarebbe interessante provare.

"Ma il Fatto è un quotidiano schierato ferocemente contro il Cavaliere, un foglio che fa politica tutti i giorni e attacca, con colpi sotto la cintura, tutto ciò che è in odore di berlusconismo". Provate a ribaltare questa frase così: "Ma il Giornale è un quotidiano schierato a favore del Cavaliere, un foglio che fa politica tutti i giorni e attacca, con colpi sotto la cintura [vi dice niente Boffo?, ndr], tutto ciò che è in odore di antiberlusconismo". Non trovate che suoni bene?

In realtà, e quelli del Giornale lo sanno molto bene, il quotidiano di Padellaro e Travaglio racconta dei fatti, e li racconta anche quando non hanno a che fare con Berlusconi e coinvolgono personaggi che stanno dall'altra parte. Provate a chiedere ai vari D'Alema, Vendola ("a lui non farei amministrare neppure un condominio", scrisse Travaglio sulle vicende della sanità pugliese), Di Pietro quando appoggiò la candidatura a De Luca in Campania e compagnia bella. Il Fatto? "Niente a che vedere con l’imparzialità che dovrebbe avere chi sale in cattedra".

Bene, per non sbagliare mandiamo pure Il Giornale.

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