Ieri, ingenuamente (e provocatoriamente), mi chiedevo se Sallusti si sarebbe oggi scusato con la Boccassini per tutte le balle raccontate sulla faccenda delle intercettazioni che secondo i berluscones non dovevano uscire.
Ovviamente, non solo le scuse non sono arrivate, ma addirittura il Giornale stamattina scriveva: "Caso Ruby, Boccassini e i pm sotto inchiesta per le telefonate del Cav pubblicate dai giornali".
In realtà non c'è nessuna inchiesta specifica contro la Boccassini e soci, ma semplicemente un accertamento conoscitivo disposto dal procuratore generale della Cassazione. E volete sapere chi è stato a mettere in moto questo accertamento? La procura stessa di Milano, che dopo aver depositato le famose intercettazioni presso la difesa di Berlusconi, ha informato il CSM del suo operato in seguito all'inutile cancan dei berluscones.
Ma c'è un bel passaggio dell'articolo del Giornale che merita di essere evidenziato: "Chi ha fatto mettere agli atti le conversazioni del premier, intercettato indirettamente mentre parlava con alcune amiche, senza che fosse stata chiesta l’autorizzazione alla Camera?".
Glielo spiegate voi a quelli del Giornale, e magari ai suoi lettori, che se il premier è stato "intercettato indirettamente", visto che i telefoni sotto controllo erano altri, l'autorizzazione della Camera c'entra come i cavoli a colazione?
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