mercoledì 28 gennaio 2009

A proposito di stupri (e di informazione)

Lo so, il tema è scomodo, fastidioso, qualcosa che la coscienza ci impone quasi di rimuovere, come se questa rimozione comportasse automaticamente la scomparsa della piaga. E invece se ne parla; e forse mai come in questo periodo, specialmente dopo i fatti di cronaca di questi ultimi giorni.

Il problema è che spesso se ne parla a sproposito, o, quando va bene, in maniera tendenziosa e strumentale. Esattamente come ha fatto ieri la stragrande maggioranza dei giornali e dei telegiornali, i quali hanno riproposto senza interruzione le immagini dell'assalto della folla inferocita alle gazzelle dei Carabinieri che trasferivano in carcere i quattro romeni responsabili dello stupro di gruppo avvenuto a Guidonia, vicino a Roma.

Ora, vorrei evitare di essere frainteso. Sono perfettamente conscio che reati odiosi di questo tipo generano nelle persone reazioni spesso scomposte, dettate più che altro dall'emotività. Specialmente poi - col clima che si è instaurato da un po' di tempo nel nostro paese - se i responsabili sono stranieri. Ma vorrei far notare, visto che i media tranne poche eccezioni hanno evitato di farlo, che la violenza sulle donne nel nostro paese si consuma nel silenzio generale principalmente tra le mura domestiche. E i responsabili sono da ricercare per la maggior parte tra le persone conosciute (marito, compagno, amico, collega di lavoro, ecc...).

Per quanto riguarda il reato più odioso, ad esempio, e cioè lo stupro, il responsabile è straniero solamente nel 3,5% dei casi. Qui trovate un lungo elenco di dati relativi ad un'indagine dell'Istat pubblicata nel 2005; qui, invece il relativo pdf completo. La strumentalizzazione di episodi come quello di Guidonia per fini politici o propagandistici (un tiggì ha addirittura utilizzato le immagini dell'arresto come "prova" che la criminalità è sotto controllo), è una cosa ributtante. Come se si volesse in tutti i modi nascondere il fatto conclamato che la maggior parte del marcio ce l'abbiamo in casa, anzi nelle nostre case.

Ripeto, non voglio con questo dare l'idea di voler sminuire la gravità dell'abominio compiuto da quella banda di farabutti, mi piacerebbe solo che l'informazione, almeno quando tratta certi argomenti, dimenticasse di essere asservita alla corrente politica di turno e fornisse le notizie nella loro completezza. Come al solito sono un sognatore.

2 commenti:

  1. Ultima news?!

    I 6 ANIMALI di Guidonia vengono picchiati in carcere...
    DUE deputati dei radicali si sono presentati in galera con permessi speciali per difenderli.
    Con che coraggio lo facciano lo sanno solo loro.

    Concordo nel dire che il 3% degli stupri(denunciati) siano compiuti da immigrati, ma se si calcola la loro percentuale sul territotio le cifre diventano molto più importanti. Anzi diventano preoccupanti.
    LE NOSTRE DONNE NON SI TOCCANO

    Io non li metterei in prigione, ma li lascierei soli in una stanza coi parenti delle vittime, ovviamente equipaggiati di mazze da baseball.

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  2. > li lascierei soli in una stanza coi parenti delle vittime,

    Il desiderio di farsi giustizia da soli è comprensibile quando capitano fatti come questo.

    E' comprensibile anche perché è figlio dell'impotenza e del disgusto che si provano quando si vede che chi commette reati del genere può contare sulla famosa incertezza della pena (bonus, buona condotta, permessi premio, ecc...).

    Tuttavia io non lo condivido. Continuo a sperare che un giorno avremo una giustizia che funzioni e che garantisca che chi si macchia di reati gravissimi, come lo stupro e altri, sconti effettivamente per intero la pena che gli viene comminata.

    RispondiElimina

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