giovedì 8 gennaio 2009

Canone senza pubblicità (in Francia)

Ieri, da bravo contribuente ligio al dovere (anche se con un lieve giramento di scatole), ho pagato il canone Rai. Un balzello che continuo a pagare più che altro per amore del quieto vivere (non mi va di avere rogne con l'agenzia delle entrate) e perché, comunque, l'apparecchio tv in casa ce l'abbiamo, anche se sono rimaste solo le mie figlie che ogni tanto lo utilizzano ancora.

L'eufemistico giramento di scatole (in realtà una vera e propria incavolatura) è stato determinato principalmente da due motivi:

  • è aumentato rispetto all'anno precedente (107,50 € contro 106,00).

  • è gravato da un'imposta ("commissione d'incasso", recita la ricevuta di pagamento) di 1,55 € perché l'ho pagato in tabaccheria, se lo pagavo alla posta era solo di un euro.
La questione dell'aumento era già nota da tempo e quindi non è che ci potessi fare granché (per chi se ne fosse dimenticato è tra l'altro aumentato anche il canone Telecom). In pratica o ci si dà un taglio, come è già usanza diffusa specialmente in alcune aree del paese, o ci si adegua e si paga. Certo, quando uno paga una tassa in genere riceve (o almeno dovrebbe) in cambio un servizio; nel caso del canone Rai non è ancora ben chiaro quale sia questo servizio, ma di questo ho già parlato diffusamente in passato.

E neppure vale la pena soffermarsi più di tanto sulla "commissione d'incasso" di cui parlavo prima, in pratica nient'altro che un costo accessorio applicato alla riscossione di una tassa. Una sorta di tassa sulla tassa, verrebbe da dire. Vabbè...

La cosa interessante, invece, mi pare sia la notizia apparsa in questi giorni sui media, guarda a caso proprio in concomitanza col periodo in cui qui da noi si paga l'amato obolo televisivo, e cioè che in Francia ha ufficialmente esordito la tv senza pubblicità. In pratica, l'emittente pubblica di stato - applicando una legge fortemente voluta da Sarkozy - sarà senza interruzioni pubblicitarie a partire dalla cosiddetta fascia prime time, cioè dalle 20 fino alle 6 del mattino.

I risultati - scontati - non si sono fatti attendere. In pratica, da adesso, in Francia la tv di stato (anche lì gravata dal canone) sarà senza pubblicità. Cosa dite, la Rai prenderà esempio?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La rai come esempio ha la televisione BULGARA.

Il canone rai è stato trasformato in tassa di possesso per il semplice motivo che tutti avrebbero chiesto l'oscuramento della stessa.(come si faceva una volta).

Ciao
Maurizio
San Leo

Andrea Sacchini ha detto...

E il bello è che la questione di chi debba pagarlo o meno, non è ancora per niente chiara.

Mah...

Romina ha detto...

Pura fantascienza. L'Italia non farà mai come la Francia.

Anch'io detesto pagare una tassa per qualcosa di cui non usufruisco. :(

Ciao!

Off-topic: ieri qui c'è stata una nevicata spettacolare. :)

Anonimo ha detto...

Un sacco di tasse non si sa bene a che servono. Il canone Rai e' solo una delle tante.

Per quanto riguarda le tasse sulle tasse, ricordiamo l'IVA sull'addizionale IRPEF. Direi che e' una tassa sulla tassa sulla tassa (una tassa al cubo).

Andrea Sacchini ha detto...

> Per quanto riguarda le tasse sulle tasse, ricordiamo l'IVA sull'addizionale IRPEF

Sì. Io ho menzionato l'euro e 55 di aggravio pagando in tabaccheria, ma anche il semplice e canonico euro e 10 che si paga coi normali bollettini alla posta, in fondo, non è nient'altro che una tassa sulla tassa.

> Off-topic: ieri qui c'è stata una nevicata spettacolare. :)

Lo so, lo so. Da una parte mi fai un po' d'invidia (anche a me piace la neve), dall'altra un po' meno (ne abbiamo avuta già abbastanza). ;)

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