Un detto che da bambino lessi sopra a un poster, e che da allora mi è rimasto impresso, recita: "Si può vivere senza fratelli, ma non senza amici."
Ho avuto conferma - anche se sotto sotto lo sapevo già - della sua veridicità trascorrendo il capodanno con la famiglia e gli amici più cari. Non so se avete mai provato quella sensazione di simbiosi con qualcun altro, quel qualcosa che va oltre la banalità dell'uscire a mezzanotte al freddo per brindare in strada al nuovo anno.
Quella sensazione che si manifesta quando lo stare in compagnia è sinonimo di allegria, condivisione, unità, complicità, racconto; tutte cose che nel mio caso hanno avuto la loro sublimazione in un lungo pomeriggio del primo dell'anno 2009 trascorso interamente a parlare di tutto: politica, televisione, sciocchezze, economia, informatica, religione, esperienze vissute. La magia del raccontare e del raccontarsi. Il mio capodanno è stato così.
Grazie amici!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il post sentenza
La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
ma quanto è vero quello che dici!! :)
RispondiEliminabuon anno a te e ai tuoi
Thanks! ;)
RispondiElimina