domenica 25 gennaio 2009

Torna a casa, Richard

Papa Ratzinger ha revocato la scomunica, inflitta a suo tempo da Giovanni Paolo II, ai 4 vescovi ordinati illegittimamente da Marcel Lefebvre nel giugno del 1988. La cosa non ha mancato di suscitare polemiche - anche all'estero - in quanto tra i fantastici 4 riammessi a far parte di Santa Romana Chiesa c'è il discusso Richard Williamson, tra le cui peculiarità figura il negazionismo, sia dell'olocausto che delle camere a gas.

Padre Federico Lombardi, portavoce della santa sede, in seguito alle polemiche sorte si è affrettato a precisare che il Vaticano non condivide le idee del controverso presule:

Il Vaticano, spiega padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, non condivide in nessun modo le dichiarazioni revisioniste del presule britannico, ma la «revoca della scomunica non c'entra assolutamente nulla» e non significa «sposare le sue idee e le sue dichiarazioni, che vanno giudicate in sé».

La precisazione del portavoce vaticano mi pare che appaia quanto mai opportuna, anche se sembra più un malriuscito tentativo di metterci una pezza, di ridimensionare il tutto. Anche perché va precisato che i media hanno messo in risalto esclusivamente questo aspetto del discusso vescovo, il quale, invece, si è distinto nel tempo per essere sostenitore di ben altre strampalate teorie.

Chiama tuttora, ad esempio, gli ebrei "nemici di Cristo", pensa che le donne non debbano per nessun motivo portare i pantaloni, che gli uomini debbano essere più virili, che le torri gemelle se le siano distrutte da soli gli americani (un po' di sano complottismo non guasta mai), che gli ebrei sterminati nelle camere a gas da Hitler siano stati appena 2/300.000 invece dei 6 milioni accertati. Chicca finale, questo Williamson pare sia un estimatore del noto ufologo di ispirazione nazista Ernst Zündel. (fonte)

Ecco, uno così, che in un paese normale potrebbe al massimo trovare posto in un reparto psichiatrico, è stato accolto a mo' di figliol prodigo dal Vaticano. Segno che tra i due ambiti non è poi che ci sia tutta questa differenza.

1 commento:

  1. questo a mio avviso ci fa capire quanto potere abbia la stampa: può far passare una sua "idea" (o presunta tale) per la verità, continuando a proporla a mò di tormentone

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