sabato 3 giugno 2023

Gli altri e noi (occidentali)

Il pregiudizio più difficile da sradicare di cui siamo vittime noi occidentali è di essere il centro del mondo. E siamo anche persuasi che i miliardi di persone (la stragrande maggioranza degli esseri umani) che sono fuori dall'occidente ambiscano a vivere come noi, anelino alla nostra "way of life", e se ancora non ci sono arrivati è perché magari sono un po' scemi ma prima o poi ci arriveranno. 

Non è così per niente. Noi occidentali siamo poco più di un miliardo e, pur con diverse gradazioni, ai restanti 7 miliardi di individui di noi non frega assolutamente nulla, né gli 
frega niente dei nostri "valori". Anzi, mediamente ci schifano proprio. 

Altro pregiudizio da sfatare è che le democrazie liberali, come quella in cui viviamo noi, siano l'unica forma di governo che permette ai popoli di esprimere i suoi voleri e le sue istanze. Falso. I popoli, le persone, esprimono sempre ciò che vogliono, indipendentemente dalla forma di governo che utilizzano, comprese le autocrazie, le dittature ecc. L'Italia è una democrazia liberale dal '46 ma non è che in tutti i millenni precedenti gli italici non abbiano sempre fatto ciò che volevano. Semplicemente, lo facevano con altre forme di governo. 

Stesso discorso per la famosa transizione ecologica, che noi occidentali consideriamo (giustamente, a mio avviso) un tema imprescindibile per tutto il mondo. Falso. Per gran parte delle popolazioni del pianeta non è affatto un tema centrale. Anzi. Lo è limitatamente ai vantaggi economici, politici, strategici e imperiali che nei diversi contesti geopolitici ne possono derivare. Nulla di più, nulla di meno.

Se imparassimo a smetterla di considerarci presuntuosamente l'ombelico del mondo e riuscissimo ad ampliare un po' lo sguardo, magari facendo un bagno rigenerante di umiltà, forse riusciremmo a capire meglio certi meccanismi che apparentemente ci sembrano assurdi.

4 commenti:

  1. Bravo, la penso esattamente come te.

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  2. Ma Dario fabbri non mi ha ispirato

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    1. Dario Fabbri non deve ispirare, è un analista geopolitico che dice delle cose e fa delle analisi. Con cui ovviamente si può concordare o discordare.

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    2. Devo dire che mi ha messo in crisi

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25 aprile

Teniamocela stretta, questa festa, e facciamo tesoro del suo significato, oggi più che mai, visto i tempi che corrono. Buon 25 aprile.