venerdì 16 giugno 2023

La colpa

Io non so se sia colpa dei social o del cellulare. Non credo ci sia un colpevole unico. Non so neppure se il concetto di colpa sia corretto da utilizzare. Non voglio dare l'idea di voler sminuire, giustificare o sollevare da responsabilità la tecnologia, mi limito solo a osservare che tragedie del genere accadevano anche quando i cellulari non esistevano. 

Quando ero giovane io le persone si ammazzavano per strada, esattamente come oggi, a causa della velocità, dell'alcol, della droga, dell'imprudenza, della spavalderia, dell'incoscienza, della disattenzione (ho svolto il servizio militare nel vigili del fuoco e ho visto cose che voi umani...), e anche oggi è così, con l'aggiunta se vogliamo del cellulare.

Ma il problema, oggi come ai miei tempi, credo stia a monte, e credo sia molto più grave. Mi pare una semplificazione abbastanza puerile e troppo comoda additare un colpevole unico.

5 commenti:

  1. Ieri c'erano genitori severi, una società che inorridiva, condannava e additava in modo unanime. Oggi si giustifica, si rabbrividisce ma tutto viene digerito in fretta... giustificato prima e scordato poi. Oggi c'è la spettacolarizzazione della tragedia, di un dolore che viene spento con la tv. Immorali sono anche i like ai video delle malefatte, i click criminali che aumentano la gravità e l'irresponsabilità dei folli che, pur di stupire e guadagnare, mettono a rischio la vita altrui e la propria. Immorali sono le piattaforme che permettono quei video ma occorre rassegnarsi... da trent'anni la tv ci ha iscritti alla scuola della violenza e molti si sono tanto abituati da percepire ogni gesto violento come normalità. L'America ha insegnato ma noi non siamo stati attenti.
    Ciao Andrea.

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  2. All'epoca non c'erano seicentomila followers decerebrati che offrono spunto a questi idioti.

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  3. Osservazioni corrette.
    Al posto dell'alcol ora è l'apparire sulle reti sociali ad ubriacare.
    I risultati sono gli stessi.

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  4. Penso sia completamente ribaltato il concetto di libertà,ci si spinge oltre i limiti del possibile perdendo il contatto con la realtà e soprattutto il controllo di sé ,danneggiandosi e danneggiando contemporaneamente.La libertà è alleata all'amore,la libertà è responsabilità.

    La tecnologia non va demonizzata ma va rimesso in discussione l'abuso che se ne fa.La mia domanda è connessa ad altre:con questo abuso di tecnologia ,con questa marcata dipendenza Cosa cerchiamo di colmare,quale il nostro vuoto,e gli adulti siamo tutti in grado di dare un corretto esempio per i giovani?


    buon fine settimana a tutti.

    L.

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    1. Non sempre ma c'è chi lo fa. Come sempre non è giusto generalizzare.

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