Screditare i corpi intermedi
Una a mio avviso azzeccata definizione di populismo la diede qualche tempo fa Galimberti: il populismo è una soluzione semplice, quindi facile, a un problema complesso. Il guaio è che la soluzione semplice, che in genere piace perché elimina la complessità del problema, è nella stragrande maggioranza dei casi una falsa soluzione. Quando ad esempio la signora Meloni, in campagna elettorale, strillava che il problema dell'immigrazione si risolve coi blocchi navali, faceva populismo, ossia proponeva una (non) soluzione facile a un problema che definire complesso è un eufemismo.
L'esistenza del populismo ha una sua naturale ragione di esistere nelle società complesse appunto per questo motivo: elimina la fatica di affrontare la complessità con soluzioni facili e seducenti che gratificano la pancia. La sua diffusione è agevolata anche dal fatto che i problemi e le questioni che la società odierna mette sul tavolo travalicano di gran lunga la competenza media di chi ci vive.
Questo è anche il motivo per cui populismo e consenso vanno d'accordo, tanto che oggi il modo più efficace per ottenere consenso è ricorrere al populismo. Si può risolvere questo problema? Sì, ma per farlo bisognerebbe che ci fossero una cultura e un sapere generalizzati che purtroppo non ci sono, e chi sta nelle stanze dei bottoni, chi gestisce il potere, ha per intuibili motivi tutto l'interesse che il sapere si diffonda il meno possibile.
Un'altra soluzione, probabilmente più praticabile della prima, è affidarsi ai corpi intermedi. Con corpi intermedi si intendono le categorie che stanno a metà strada tra chi gestisce il potere e le persone comuni, ossia chi ha competenze: medici, fisici, matematici, ingegneri, geologi, virologi, biologi, storici, letterati e via dicendo. Categorie, queste, che sono generalmente malviste e screditate da chi gestisce il potere usando il populismo. Il motivo è semplice: una persona che ha competenze può svelare e inchiodare chi fa populismo.
Quando ad esempio Salvini diceva che obbligare i bambini in età prescolare a fare dieci vaccini è inutile e potenzialmente pericoloso, faceva populismo allo stato puro. Raccontava una balla (una dei tanti milioni che ha raccontato e continua a raccontare) con lo scopo di screditare la scienza e gli scienziati e ottenere il consenso da parte dei contrari ai vaccini. Questo è il populismo. Lo stesso populismo a cui ha fatto ricorso Annalisa Chirico, ieri, quando, in polemica con Mario Tozzi sulla costruzione del famoso/famigerato ponte sullo stretto, ha detto che i ponti non li fanno i geologi ma gli ingegneri. Stessa cosa, stesso metodo, stesso populismo: screditare chi ha competenze per ottenere consenso.
Non credo usciremo facilmente da questo girone infernale. Anzi, non credo ne usciremo proprio.
Commenti
Non se ne uscirà.
Ciao Andrea.
Quanto alla delegittimazione dei corpi intermedi, ne sto affrontando le drammatiche conseguenze a casa mia :-(
Ciao Sari.
proprio una cosa buona.
E mi chiedo dove sia la memoria popolare che elargisce consensi alla Lega nel meridione. Sarà che l'alternativa non è convincente? O piuttosto, come penso io, non mai avremo a disposizione alternative serie e valide finché partiti con idee rivali si alleeranno per spartirsi le poltrone?