È vero che la società di oggi è complessa, ma questa complessità è a volte composta di tanti concetti di per sé semplici e lineari. E il buon Mantellini ne ha evidenziato uno in poche righe.
In anche meno righe, il problema sono scontrini e ricevute. Andiamo fuori da uno studio medico dove anche io pago 100 in nero invece di 180 (centoottanta!!! iva all'80%!!!) con ricevuta. Controlliamo tutti e vedi come l'evasione sbraga. Non sono poi tanti i ricettacoli di evasione, oltre gli studi medici sopra citati..
Vero, ma non sono neanche pochi, se ci si pensa. Se l'evasione fiscale in Italia vale 100 miliardi di euro l'anno, questi 100 miliardi non sono solo generati dai grandi ricconi che portano milioni di euro nei paradisi fiscali, ma sono soprattutto il frutto delle piccole-grandi evasioni di tutti i giorni della gente comune. La tracciabilità delle transazioni può contribuire ad arginare questa piaga? Sì. E se un governo si adopera per ostacolarla, i suoi propositi sono chiari.
Non è giusto che il cliente paghi le tasse al professionista con la "scusa" dell'IVA! Il prezzo che mi si chiede per la prestazione deve già essere comprensiva di tutto, il ricatto "se vuoi la fattura viene di più" deve finire!
Quel ricatto lì l'ho già fatto finire da tempo. Ogni volta che un libero professionista mi chiede se voglio la fattura, dico sempre sì. Pagherò qualcosa in più, ok, ma sui soldi che gli do io le tasse le paga (senza contare che le spese sanitarie sono detraibili col 730).
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nell'oro e si vive all'insegna del tanti presi, tanti spesi. L'utilitaria in questione andava a sostituire la mia macchina precedente, stesso segmento, che aveva sul groppone una quindicina d'anni e 250.000 chilometri. Il nuovo acquisto era una versione molto recente di quel modello di auto, sul mercato forse da un paio d'anni, non di più. Poco prima di Natale mi sono accorto che è cominciata a girare la pubblicità di una nuova versione del modello di auto da me acquistato. La cosa mi ha lasciato un po' perplesso, e mi sono chiesto quale grandi innovazioni tecnologiche abbiano giustificato l'immissione di un nuovo modello di auto a nemmeno due anni dall'uscita di quello precedente. Risposta: nessuna innovazione tecnologica, solo la necessità di far girare un mercato (non solo auto, tutte le cose) che se si ferma provoca
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