mercoledì 16 marzo 2022

Dad

Stamattina mia figlia maggiore, educatrice in una scuola media, ha fatto lezione da casa in dad perché uno dei due bambini che segue è positivo al covid. Ogni tanto, dalla cucina, ascoltavo quello che si dicevano. A un certo punto ho sentito il bambino che diceva: "Maestra, ti vedo, ma sei lontana..." 
Boh, non so, sicuramente la dad avrà avuto una qualche utilità nel cercare di lenire gli effetti di questa pandemia, non lo discuto, ma non c'è niente di naturale e di umano in tutto ciò.

16 commenti:

  1. Triste sì, ma non vedo alternative in questo caso..speriamo guarisca presto.

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    1. Tranquillo, sta benissimo. Nei soggetti molto giovani è difficile che provochi sintomi importanti.

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  2. È molto più innaturale la convocazione per una supplenza che ho ricevuto io, specificatamente per didattica a distanza, ma con la clausola di certificare la negatività al covid.
    È la 5° o 6° che ricevo... Posso accettare che le scuole vogliano pararsi il sedere pretendendo qualcosa introdotta DOPO il mio inserimento in graduatoria, ma costringere a esibire un green pass o un tampone negativo per fare didattica a distanza è quanto meno idiota.
    Meno male che faccio formazione a distanza per corsi privati, molto meno schizzinosi (e schizzati) di certi dirigenti scolastici.
    Insegnino i vaccinati nelle scuole pubbliche, magari con gli anticorpi sono più capaci...

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    1. Esibire un tampone o un green pass per poter fare dad? Mi sembra quasi incredibile...

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    2. Questa è bella.
      Sono sconvolta.
      Dunque il Covid si trasmette anche virtualmente? 😂😂

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    3. Una convocazione al limite del demenziale... Chiedono una risposta positiva o negativa, e generalmente la invio per agevolare le attività di selezione e segreteria, e del resto mi costa un minuto di tempo, ma questi qua non meritano alcuna "agevolazione".

      Conservo la mail, in altri tempi l'avrei segnalata a "Striscia la notizia".

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  3. Eh sì, purtroppo la Dad non è certo scuola, è un surrogato, ma d'altronde!
    sinforosa

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    1. Eh, lo so, d'altra parte in certi casi non si può fare diversamente. Adesso, poi, che i contagi stanno ricominciando a salire...

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  4. Le video-conferenze (o le video-chiamate) esistono da due o tre decine di anni. Ora sono solo diventate alla portata di tutti (basta un tablet o un telefono ed una connessione internet stabile).
    E' sempre tecnologia al servizio di chi la usa. Si iniziava con le riunioni aziendali a distanza (tipo qualcuno negli USA, qualcuno in Cina e qualcuno in Europa; o qualcuno dall'ufficio e qualche mamma in carriera da casa). Oggi la si usa per fare lezione ad una classe di scuola primaria durante una pandemia più o meno pericolosa.
    L'alternativa, in quest'ultimo caso, sarebbe stata la chiusura delle scuole per mesi o per diversi periodi all'anno.

    Eviterei di parlarne male. Diamoci tempo. Nei prossimi anni impareremo tutti ad usare le videoconferenze sempre meglio. Impareranno i semplici lavoratori; ma anche studenti ed insegnanti.
    Non sostituirà la presenza. Spero non la faccia mai. Ma in casi di emergenza, adesso, una buona tecnologia al nostro servizio ce l'abbiamo.


    PS: Non so quando, non so come. Ma potrebbe servire anche a studenti malati a non perdere intere giornate di lezione in un prossimo futuro.

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  5. Da madre di un bambino di prima elementare, che ha vissuto la DaD sulla propria (e sua) pelle, posso dirti che oltre ad essere disumana è del tutto inutile.
    Praticamente, noi genitori siamo costretti a fare i docenti dei figli, ma non tutti abbiamo le competenze (anche minime) per farlo.
    Ne consegue che tanti bambini sono del tutto abbandonati a se stessi, e restano inesorabilmente indietro.
    L'alternativa sarebbe stata chiudere le scuole? NO.
    Ci si sarebbe potuti organizzare per distanziare meglio i bambini, mentre circoscrivere la DaD alle superiori, dove chi è capace e volenteroso continua a studiare ed apprendere, chi invece non ha voglia di fare nulla, non concluderebbe un tubo nemmeno in presenza.

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    1. Un maggiore distanziamento sarebbe in effetti stato l'ideale, ma temo non si sia potuto fare per vari motivi. Ci sarebbero volute più classi, più insegnanti, più personale scolastico e para-scolastico. Probabilmente non c'è stata la possibilità materiale di organizzare tutto ciò, e forse - diciamolo - neppure la volontà. Però non ti so dire di preciso; le mie figlie hanno entrambe finito di studiare da anni e quindi non ho vissuto a livello di esperienza questa pandemia.

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    2. È mancata SOPRATTUTTO la volontà.
      Basti pensare che dopo due anni e mezzo di pandemia, ancora gli studenti viaggiano accalcati negli scuolabus, tanto per fare un esempio.
      Invece di potenziare i trasporti (tra le altre cose) il ministero ha pensato di pregare e di mettere in quarantena più e più classi, per colpa di tre o quattro contagi.
      Insomma, potrei scrivere un romanzo sulla DaD e sulla cattiva gestione del sistema scolastico in pandemia, ma preferisco tacere. Perché il rischio gastrite è sempre dietro l'angolo. Non ho più l'età per fare sangue amaro... 😉

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  6. Si, sono d'accordo. In realtà il mio post non voleva essere un parlarne male, ma solo l'espressione di una sensazione poco piacevole che ho avvertito sentendo quel bambino che avvertiva la distanza, fisica ma anche "emotiva", della sua maestra. Cosa che in presenza non sarebbe mai avvenuta.
    Poi, certo, la dad è indubbiamente basata su tecnologia che aiuta e che se non ci fosse stata sarebbe stato molto peggio. Questo è fuori discussione.

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