giovedì 24 marzo 2022

Sul professor Orsini

Per come la vedo io, in linea generale non è mai buona cosa censurare chi esprime opinioni, come è accaduto al professor Orsini, allontanato dalla Rai per le sue posizioni - si dice in giro, personalmente non l'ho mai ascoltato - filo-russe. Ma credo occorra fare un distinguo relativo al merito della questione su cui si dibatte. Personalmente sono convinto che le ragioni che hanno spinto Putin a invadere l'Ucraina non abbiano alcuna sostenibilità e siano da rigettare in toto. Ma non credo che questo sia un motivo valido per non ascoltare chi la pensa diversamente. Perché? Perché una differenza di visioni e di idee non ha alcun impatto pratico sullo svolgersi delle vicende. Questo spiega perché non vedo il motivo di censurare Orsini. A me, tanto per fare un esempio, non dà alcun fastidio che in televisione si inviti un terrapiattista o un teorico del complotto undicisettembrino, perché tali interventi non hanno il potere di influire concretamente su niente e, al massimo, possono concorrere a coprire di ridicolo la trasmissione che eventualmente li ospita.

Diverso, invece, sarebbe (come purtroppo è successo) invitare Povia o Red Ronnie a pontificare di vaccini in televisione. Qui la censura è sacrosanta, perché invitare dei novax in televisione mentre è in corso una pandemia che solo in Italia ha fatto quasi 160.000 morti, può avere ricadute sulla collettività (aumento della diffidenza verso i vaccini, verso le misure adottate per cercare di limitare i contagi ecc.). A mio parere il discrimine è tutto qui. Si vuole invitate in televisione uno che spiega eventuali ragioni di Putin? Un terrapiattista? Un sostenitore di qualche complotto? Si faccia, non vedo dove sia il problema. Red Ronnie a parlare di vaccini? No.

19 commenti:

  1. Le misure adottate (vaccini, mascherine ecc.) ci hanno consentito di trascorrere l'inverno tenendo tutto aperto e potendo girare liberamente, a differenza di quanto accadeva quando ancora i vaccini non c'erano.

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  2. Nemmeno io ho mai ascoltato Alessandro Orsini, nonostante ne parlino in molti.

    Su quello che scrivi la mia è: le opinioni passano, la misinformazione va bloccata. Non ho usato "censurata" volontariamente.

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    1. D'accordo con te. Ma voglio farmi un'idea di cosa dice questo professore, altrimenti non posso avere un metro di valutazione. Poi magari, com'è probabile, non sarò d'accordo con lui, però lo voglio ascoltare.
      Qui c'è un articolo del Post in cui si accenna qualcosa. Se non ho capito male, lui sostiene, tra le altre cose, che la Nato non è esente da responsabilità per quanto riguarda l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. In più, non è assolutamente d'accordo sull'invio di armi all'Ucraina da parte dell'Europa (su questo concordo e ne avevo già parlato in un post).

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    2. Sugli aiuti militari trovo interessante questa risposta di Beppe Severgnini: https://italians.corriere.it/2022/03/24/la-luna-o-lucraina/

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    3. E qui anche un interessante articolo su BUTAC: https://www.butac.it/cuba-ucraina-kennedy-putin/

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    4. Con Severgnini non concordo. Io sarò ormai un vecchio anacronistico-nostalgico-idealista ma continuo a pensare che imbottire di armi l'Ucraina non sia la soluzione per arrivare a una de-escalation del conflitto e magari a una fine delle ostilità.
      L'articolo di butac.it invece mi è piaciuto e neppure io questa analogia fatta da Orsini.

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  3. Non sono del tutto d'accordo con te sul fatto che le opinioni espresse da Orsini siano ininfluenti. Se ci limitiamo allo scenario di guerra in Ucraina è ovvio che contino poco o nulla, ma potrebbero avere l'effetto di orientare parte dell'opinione pubblica italiana in una certa direzione nei confronti della crisi internazionale e dei provvedimenti presi dal governo al riguardo, e questo potrebbe avere effetti magari non così macroscopici ma imprevedibil.

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    1. Non avevo pensato a questa cosa, e forse non è da escludere a priori che non possa accadere. Tuttavia, così a naso, mi sembra molto improbabile che i suoi interventi possano avere eccessiva influenza sugli orientamenti dell'opinione pubblica e, ancora di più, mi sembra improbabile che, qualora anche fosse, la modifica di questi orientamenti possa avere effetti pratici di qualche tipo.
      In ogni caso, tutta questa fila di "se" non mi sembra sufficiente a giustificare alcun tipo di censura.

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  4. Purtroppo con le varianti avremo sempre a che fare, perché il virus circola e replicandosi muta, c'è poco da fare. Occorrono attenzione, distanziamento, mascherine ecc. Soprattutto, occorre senso di responsabilità.

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  5. Non capisco perché la gran parte dei commenti esprima opinioni su Orsini senza sapere cosa abbia detto. Io ho avuto la pazienza di ascoltare tutti gli interventi di Orsini – quelli in quella trasmissione immonda che si chiama PiazzaPulita e quelli dalla Berlinguer – e stento davvero a trovare posizioni anche vagamente filoputiniane da parte del sociologo. Orsini ha detto ogni male possibile di Putin (“è un criminale”, “è uno schifoso”, “la guerra va fermata con ogni mezzo”, “sono un convinto pacifista”) e bene degli Stati Uniti (“è il Paese nel quale mi sono formato accademicamente”: controllare il curriculum reperibile in rete per credere). Orsini ha solo fatto un ragionamento DA ANALISTA, DA SCIENZIATO SOCIALE: ha detto che Putin, vedendosi accerchiato (i Paesi della NATO sono cresciuti a dismisura dal 1998) ha fatto la voce grossa su un conflitto che, nel Donbass, andava già avanti da anni.
    Piuttosto che sparare sentenze su Orsini e invocarne la censura, penserei a informarmi un po’ di più (Antonelli, con una capriola linguistica, dice che “la misinformazione va bloccata”). Sì, quella della RAI e de La7, che non dicono una parola sul bieco servilismo di Draghi rispetto al Paese che ha la maggiore responsabilità in questa storia: gli USA.

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    1. Quando parlo di misinformazione nel commento, parlavo in linea generale. Non su Orsini.
      Anzi, per specificare meglio, a lui forse mi riferivo di più con "le opinioni passano".

      Il discorso era più generale, deviando anche su chi si pronunciava su vaccini senza averne grossi titoli.

      Per essere ancora più precisi, so benissimo che la questione Ucraina-Russia ha tantissime sfaccettature, una storia lunga e varia. Alcuni colleghi ucraini mi hanno anche informato che c'è un odio tra i due popoli radicato da anni. E personalmente non ho un'idea convinta mia. Forse l'unica è quella che condanno qualsiasi tipo di invasione militare. La trovo una manifestazione di prepotenza con sempre alternative presenti per evitarla.

      Anche sull'opinione di Severgnini ho solo detto che la trovo interessante. Che mi ha dato spunti di riflessione. Ma non ho detto che la condivida.

      E il punto sta proprio qui. Le opinioni le leggo e le ascolto. Se ho un'idea mia, magari la dico e la discuto (qui, sulla guerra, non l'ho fatto proprio perché non ce l'ho così sicura da esporla; sui vaccini invece sì).


      Quello che tu consideri "capriola linguistica" io, invece, la considero attenzione ad usare le giuste parole per esprimere i giusti concetti. Non sempre ci riesco. A volte scrivo velocemente da un cellulare in ambienti luminosi dove nemmeno vedo bene quello che ho scritto (è il caso di ieri, lo si può notare anche dal fatto che non ho attivato gli URL in HTML). Ma ieri, nella mia vaghezza, mi sembra che ero stato abbastanza chiaro. O no?

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    2. PS. "Sì, quella della RAI e de La7, che non dicono una parola sul bieco servilismo di Draghi rispetto al Paese che ha la maggiore responsabilità in questa storia: gli USA."

      Questa non la considero una verità. Ma una tua opinione. L'ho letta e la rispetto. Ma la vedo con molti dubbi.

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    3. Ho ascoltato due interventi di Alessandro Orsini. Indubbiamente si pone in maniera molto educata ed espone le sue idee in maniera molto chiara. Si presenta, insomma, come una persona molto pulita, a differenza di alcuni nostri politici o personaggi dei talk-show che definire patetici e vergognosi è un grosso sconto.

      Lui ha posizioni assolutamente pacifiste. Non condivide Putin e le sue azioni (almeno da quello che dichiara). Ma è del parere che ogni paese al confine di una grande potenza deve porre molta attenzione alle provocazioni che può attuare. Nello specifico: se sei confinante con la Russia e chiedi di entrare nella NATO, non puoi lamentarti se poi la Russia gioca di anticipo. Perché la Russia vede la vicina presenza della NATO come una minaccia. Quasi come a voler dire che anche la Russia si sta solo difendendo preventivamente.
      E questa cosa, secondo lui, sono degli accordi non scritti che dovrebbero essere chiari a tutti.

      Su questo io personalmente non sono assolutamente d'accordo. L'Ucraina è uno stato democratico, più della Russia, e penso debba essere libero di attuare tutte le alleanze che preferisce. Inoltre, dopo che la Russia ha invaso Crimea, Georgia e fa ingerenze enormi sulla guerra civile ucraina della regione del Donbass, penso che era più che lecito che l'Ucraina volesse alleanze militari _DIFENSIVE_; perché la NATO è un'alleanza difensiva. Proviamo a metterci nei suoi panni.

      Con questo non voglio negare che la questione è assai più complicata; e si va anche nelle bassezze di un odio viscerale tra due popoli che esiste da decenni se non di più. E che anche l'Ucraina ha qualche scheletro nell'armadio: ricordo vagamente un furto di gas naturale dalle condutture di esportazione.


      Come commento sopra, le trovo opinioni personali di Alessandro Orsini. Almeno nei due interventi che mi hanno fatto ascoltare (mandati su Whatsapp) non ci ho trovato nulla di bloccabile.


      Anche oggi trovo, comunque, interessante queste osservazioni di Beppe Severgnini: https://italians.corriere.it/2022/03/26/lettera-orsini-boicottato/

      Naturalmente, anche qui sono solo opinioni di Severgnini sulla persona. E nelle parole che usa mi sembra che su questo sia chiaro anche lui.

      Sui compensi alle ospitate si apre un discorso ancora più ampio. Io personalemnte penso che se la RAI invita persone competenti ed educate, che non fanno scadere una trasmissione in uno spettacolo ridicolo, vadano pagate. Vale per Orsini, per il giornalista d'inchiesta, o anche per Roberto Burioni.
      Poi, però, se l'azienda decide di adottare una politica, è giusto che sia uguale per tutti.


      PS: [OT] Ho appena scoperto che Blogger non accetta il tag di sottolineatura. :/

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    4. Io sto seguendo in questo momento su YouTube la puntata integrale del 17/3 di Piazza pulita, quella in cui è stato ospite Orsini. Ne scriverò non appena avrò terminato la visione.
      Per quanto riguarda blogger, nei commenti accetta solo i tag per il reindirizzamento dei link verso altre pagine, il grassetto e il corsivo. Un po' limitativo, ma questo è.

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  6. Non guardo i talk-show. Le trovo veramente due ore buttate. O quasi.
    E Leonardo ha espresso chiaramente le stesse cose che penso io:
    https://leonardo.blogspot.com/2022/03/i-talk-fanno-schifo-e-nessuno-li-guarda.html

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    1. Eh, ho capito. Neppure io guardo i talk-show (a dire il vero non guardo la tv tout court da anni), ma il cancan sollevato da Orsini nasce da ciò che ha detto in tv; se voglio farmi un'idea di quello che dice mi toccherà almeno ascoltarlo, no? :-)

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    2. Certo. L'ho fatto anch'io, adesso.
      Ma è il motivo per cui non l'avevo mai ascoltato prima. :D :D :D

      Comunque, era più per segnalare il bel post di Leonardo, su cui condivido tutto al 100%.

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  7. Assurda censura. Il professore Orsini - io seguo anche il suo giornale online "Sicurezza internazionale" - ha un Curriculum Vitae che molti giornalisti, politici ed "esperti" si sognano. Ascoltarlo per credere.
    sinforosa

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    1. Si, è così. Per la sua età ha un curriculum che la maggior parte dei docenti universitari non ha neppure a fine carriera.
      Comunque, ci sono tornato sopra con un altro post.

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