lunedì 28 marzo 2022

La cancellazione dell'uomo

Quando papa Bergoglio dice di smetterla di fare la guerra prima che la guerra cancelli l'uomo dalla storia, come si fa non essere d'accordo? Tra l'altro la cancellazione dell'uomo dalla storia, intesa come effetto ultimo dell'eventuale dispiegamento dell'intero suo arsenale distruttivo, non è un'ipotesi astratta e improbabile. Tutt'altro. Quello a cui però generalmente non si pensa è che se anche l'uomo si autocancellasse dalla storia il mondo mica finirebbe. 

Il nostro pianeta ha 4,5 miliardi di anni e i nostri più antichi progenitori sono comparsi due milioni e mezzo di anni fa. Ciò significa che la casa che ci ospita se n'è stata tranquillamente in beata pace per quasi tutto il lunghissimo corso della sua vita, poi siamo arrivati noi, abbastanza accidentalmente, abbiamo combinato un po' di casini e tra un po' ci estingueremo. Dopodiché la suddetta casa continuerà a esistere e a fare il suo corso come ha sempre fatto e come se niente fosse per altri miliardi di anni.

Ovviamente non voglio dire con questo che non sia giusto che la guerra si fermi e che si cerchi in tutti i modi di evitare una sua degenerazione dalle conseguenze imprevedibili. D'altra parte siamo tutti dentro questo mondo e tutti abbiamo piacere di continuare a condurre le nostre esistenze nel migliore dei modi possibile. Dico solo che, se si guarda la cosa da un punto di vista più ampio, se si allarga lo sguardo lasciando da parte per un attimo il nostro gigantesco e antropocentrico ego, una nostra eventuale cancellazione dalla storia sarebbe un evento dei tanti che hanno costellato la storia del mondo, niente di più, niente di meno.

11 commenti:

  1. Una guerra nucleare significa la distruzione di questo pianeta. Quindi...sarebbe meglio fermarsi prima
    Elisa

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    1. Non distruzione del pianeta, ma al limite distruzione della vita su di esso. Vita a cui niente impedisce di rinascere.

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  2. Non è una guerra ma un'operazione speciale militare volta alla pace. in Russia per le tue dichiarazioni rischieresti 15 anni di galera. In Italia - al solito - rimani impunito

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    1. Anonimo, ma a quali dichiarazioni ti riferisci?
      Sei sicuro di aver capito bene il vero senso e le argomentazioni del post di Andrea?

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  3. il post di andrea è legato a quello sull'ucraina senza calcolarne le implicazioni escatologiche.
    la mia è una risposta universale

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    1. > in Russia per le tue dichiarazioni rischieresti 15 anni di galera

      Ok. Sarà... Ma a quali dichiarazioni ti riferisci?

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    2. In effetti sono curioso di saperlo anch'io :-)

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  4. siamo forzatamente antropocentrici, essendo l'uomo l'unico animale pensante. Certo pensiamo ma manchiamo di coerenza perchè avendo sotto gli occhi il potere distruttivo delle nostre armi, che implicano l'annientamento dell'umanità, ci saremmo dovuti fermare appena dopo il disastro di Hiroshima.
    massimolegnani

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    1. In un certo senso, ci siamo fermati. Dai due casi giapponesi non abbiamo più avuto usi bellici di armi nucleari.
      Ma il post-seconda guerra mondiale e, penso, soprattutto la Guerra Fredda ci hanno fatto entrare in un insano circolo vizioso in cui sono state costruite testate nucleari con lo scopo di essere pronti per un eventuale difesa. Nel senso: le hanno gli altri, le devo avere anch'io per essere pronto per difendermi.
      Fortunatamente per ora nessuno ha avuto la pazza idea di attaccare. Non utilizzando quelle robe, almeno.

      Avevo un prof in università che era membro del comitato per il disarmo nucleare nel mondo. Ci diceva che i numeri delle testate esistenti sono più alti di quelli ufficiali (quelli dichiarati apertamente o scoperti tramite servizi segreti). E il disarmo nucleare può avvenire, ma è tecnicamente molto difficile perché si deve fare in modo che tutti gli stati lo inizino e lo eseguano contemporaneamente.
      Una Russia non inizierà mai il disarmo se non lo fanno anche USA o Franca, ad esempio. E viceversa.

      Come accade spesso, il problema è chiarissimo a tutti. Le soluzioni sono tecnicamente molto complicate.


      Rimando a questa mappa:
      https://it.wikipedia.org/wiki/File:Nuclear_weapons_states.svg

      Con questa didascalia:
      Mappa dei paesi con armi nucleari.

      Stati con armi nucleari aderenti al TNP (Cina, Francia, Regno Unito, Russia, USA)

      Stati con armi nucleari non aderenti al TNP (India, Corea del Nord, Pakistan)

      Stati con armi nucleari non dichiarate (Israele)

      Stati della NATO aderenti alla condivisione nucleare (Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi, Turchia)

      Stati che in passato possedevano armi nucleari (Bielorussia, Kazakistan, Sudafrica, Ucraina)



      Ora facciamoci una domanda: sono un parlamentare negli USA. Voterei l'inizio del disarmo nucleare del mio paese, sapendo che in Corea del Nord hanno armi nucleari?

      Azzardo una considerazione personale. Prendetela come un semplice pensiero che ogni tanto mi viene in mente. Forse dobbiamo ringraziare gli armamenti nucleari se durante la guerra fredda non è mai successo nulla di grosso (come un'altra guerra mondiale). La presenza di certe armi sparse nel mondo ha un po' intimorito da eventuali aggressioni. Chiunque sa che un conflitto combattuto con quelle armi porterebbe alla sconfitta di tutti. Penso anche Putin e Kim Jong-un.
      Speriamo che la pazzia di chi è o andrà in futuro al potere non supererà mai quel limite.

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    2. TNP della didascalia: e' un trattato internazionale che si basa su tre punti: disarmo, non aumento e uso pacifico del nucleare.

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    3. Può darsi, effettivamente, che l'enorme arsenale atomico di cui disponiamo sia stato un deterrente. C'è stato comunque un episodio in cui siamo stati veramente a un passo dalla tragedia nucleare: la crisi dei missili di Cuba. Per alcuni giorni le flotte navali di USA e URSS sono rimaste una di fronte all'altra, nel mar dei Caraibi, dopo che Kennedy aveva decretato il blocco navale dell'isola. Tutto il mondo stava col fiato sospeso. Finché alla fine Chruščëv accetta di ritirare i missili da Cuba in cambio dell'impegno, da parte di Kennedy, di ritirare i missili installati in Turchia.
      Sembra che a sancire il lieto fine (si fa per dire, la Guerra fredda continuerà ancora a lungo) abbia contribuito anche l'appello accorato di Giovanni XXIII, ma alla fine è molto più probabile che sia stata determinate una presa di coscienza che, se si fosse andati avanti, come dici tu non ci sarebbero stati né vincitori né vinti.

      Grazie del link, Maurizio, molto interessante.

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