giovedì 3 marzo 2022

Fiabe

Nel libro Le ossa parlano, di Antonio Manzini, a un certo punto viene citata e riassunta Il soldatino di stagno, una delle fiabe più tristi dell'universo, e a me, improvvisamente, è tornato in mente il ricordo dolce e bellissimo di quando mia madre la leggeva a me e a mio fratello. 
I libri fanno anche questo.

6 commenti:

  1. Ma sai che è un ricordo pure mio.
    Da ragazzino avevo un bel libro illustrato di quella fiaba.
    Con dei disegni stupendi .
    Ricordo ancora il cuore di stagno e la scarpetta unici sopravvissuti alle fiamme del camino.
    Ciao Andrea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, avevo anch'io un libretto con quella fiaba illustrata. E riesco a ricordare nitidamente le fattezze di questo soldatino a cui mancava una gamba.
      Ciao Max.

      Elimina
  2. Assolutamnete si ... ed è molto bello quando succede

    RispondiElimina
  3. Mi hai fatto pensare a mia nonna che quando ci leggeva le fiabe ci avvolgeva nei suoi lunghissimi capelli. Essendo alta un metro ottanta, magrissima, con due denti soli sembrava proprio la strega delle fiabe. A me faceva tanta paura la fiaba di Barbablu.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La fiaba di Barbablù, pur avendone sempre sentito parlare, non l'ho mai letta. Per il resto... mi hai fatto sorridere :-)

      Elimina

Ogni tanto

Mentre noi discutiamo del sesso degli angeli, l'esercito israeliano continua indisturbato il suo genocidio coi 18 minori ucc...