venerdì 11 dicembre 2020

Il prof di chimica

Sono venuto a sapere poco fa della morte del mio professore di chimica delle superiori. Mi è dispiaciuto. Ricordo che, alla lontana, eravamo in qualche modo parenti e lui mi chiamava bonariamente "nipote", anche se in realtà si trattava di un tipo di parentela molto più distante che adesso non saprei neppure definire esattamente. 
Faceva quello che poteva per aiutarmi ad arrivare al sei, ma neppure tutta la sua magnanimità poteva alcunché contro la mia refrattarietà alla comprensione della materia. Ricordo un compito in classe sulle ossidoriduzioni in cui, con visibile dispiacere, mi appioppò un bel due, aggiungendo di essere stato largo. Le ossidoriduzione furono sempre la mia bestia nera. Ma con tutta la chimica in generale non sono mai andato d'accordo. 
Addio prof, lei è stato fin troppo buono con me.

7 commenti:

Guchi chan ha detto...

Anche due dei miei professori del liceo sono deceduti questa settimana. Di uno ho dei bellissimi ricordi, l'altro... bah. Diciamo che non eravamo in sintonia.

giorgio giorgi ha detto...

Quanto è importante, nel bene e nel male, la figura del professore! Dopo la famiglia c'è lui, come adulto di riferimento, si imparano a conoscere gli adulti attraverso l'incontro umano coi professori. Sembra che nessuno si ricordi mai questa cosa, sembra che l'unica cosa importante, anche per i genitori, sia che il figlio sia promosso. Che tristezza! Mi dispiace per il tuo prof. Spero abbia avuto una vita felice.

Andrea Sacchini ha detto...

Io ho saputo casualmente del mio prof di chimica, di tutti gli altri ho perso le tracce. Comunque sì, in generale credo che coi professori succeda come con ogni persona che si incontra nella vita, con alcune si entra in sintonia, con altre no, e in genere queste ultime se ne vanno senza lasciare tracce.

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, i professori, sia delle medie che delle superiori, sono punti di riferimento importanti, nel bene e nel male. E ancora più basilari, ho letto una volta in un libro, sono i maestri delle elementari, perché l'inizio dell'esperienza della scuola genera nel bambino la prima differenziazione sentimentale-emotiva della sua vita, nel senso che prima il suo affetto era solo per i genitori e dall'ingresso nella scuola è anche per la maestra. E, leggevo sempre in questo libro, i genitori che parlano male della maestra, come purtroppo fanno molti, generano il primo serio trauma psicologico nel bambino, perché in lui nasce la diffidenza, non sa più di chi fidarsi e quindi tende a non fidarsi più di nessuno.
Non so se ho reso l'idea di quanto volevo dire, non sono esperto di queste cose, che avevo letto in un libro di Vittorino Andreoli (mi pare) e che mi avevano colpito molto.
Per quanto riguarda il rapporto grnitori-scuola, lasciamo stare va'...
Ricordo che, in una sua conferenza, Umberto Galimberti disse che lui, quando insegnava storia e filosofia al liceo, aveva abrogato l'ora di ricevimento dei genitori, appunto perché a loro interessava solo il profitto e non altro. Poi, dopo essere stato richiamato dal preside, fu costretto a reintrodurli. Diceva che quando un genitore veniva e gli chiedeva: "Allora, come va mio figlio?", lui rispondeva: "Scusi, viene a chiedere a me di suo figlio? Ce l'ha in casa con lei tutti i giorni..." :-)

silvia ha detto...

galimberti è un mito, i colloqui coi genitori un supplizio, la chimica una gran brutta bestia.
oggi mia nipote è stata interrogata proprio in chimica, on line. quando la prof le ha posto la capziosa domanda lei ha reagito con una delle sue "facce", e la prof, per incoraggiarla: "Lo so che è una domanda particolare, ma ti aiuto io a iniziare".
e lei: "A iniziare ce la faccio da sola, è andare avanti il problema".

silvia ha detto...

io ho avuto una maestra, alle elementari, dispotica, poco comprensiva, che ti umiliava, mi era persino venuta una "tosse nervosa" (così la definì il medico condotto in tempi in cui non si parlava come ora di malattie psico-somatiche").
mia madre diceva che era un'ottima maestra.
forse se avesse qualche volta preso le mie difese la mia autostima ne avrebbe guadagnato.

Andrea Sacchini ha detto...

Poverina. Spero che alla fine sia riuscita a terminare bene l'interrogazione :-)

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