venerdì 25 dicembre 2020

Gli ultimi giorni di quiete

Mi capita raramente, anzi quasi mai, di leggere un libro in una giornata. Mi è successo oggi con Gli ultimi giorni di quiete, di Antonio Manzini, iniziato stamattina e terminato ora. Ho letto altri libri suoi, in passato, tutti piacevoli e interessanti, ma questo mi ha stregato fin dalle prime pagine, probabilmente anche a causa della delicatezza con cui traduce in romanzo la tragedia di un padre e una madre a cui viene ucciso l'unico figlio. È un libro sull'ingiustizia e sulla linea sottile che a volte separa il sacrosanto desiderio di giustizia dal feroce desiderio di vendetta. Un libro che, nella sua tragicità, offre parecchi spunti per pensare e riflettere.

6 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Conosciuto personalmente Manzini, ad una presentazione; continua a non deludermi mai come scrittore, e oltretutto persona piacevole, rimasta alla mano, cordiale e simpatica.

Andrea Sacchini ha detto...

Bello :-)

Enri1968 ha detto...

Celo in ordine in biblioteca, spero arrivi presto. Gli ho letti tutti i suoi libri e questo mi incuriosisce, ancora di più dopo il tuo post.

Andrea Sacchini ha detto...

A me è piaciuto. Ma i libri sono sempre una questione soggettiva.

silvia ha detto...

La trama è troppo angosciante, non è il momento giusto per leggerlo..

Andrea Sacchini ha detto...

Quando riterrai che sarà il momento giusto, prova, a me è piaciuto un sacco.

Ritrovamenti

  Ho tr ovato, semisepolto nella libreria di mia mamma, questo libro. Non ho la più pallida idea di chi sia Gaspare Gozzi. Gliel'ho most...