mercoledì 6 novembre 2019

Cosa vuol dire essere blogger alle soglie del 2020

Sollecitato da Sinforosa, che ha avuto la bontà di taggarmi in questo suo post, provo a rispondere alle sei domande in questione.

1) Quali sono le ragioni che ti hanno spinto ad aprire un blog?

Aprii questo blog nel 2006, in un periodo in cui il fenomeno dei blog esplodeva (ne nascevano di nuovi con la stessa frequenza con cui oggi ci si iscrive a un social). Precedentemente avevo già un sito mio, ospitato sulla piattaforma Libero.it (non c'entra niente col giornalaccio di Feltri, non facciamo confusione). Era un sito statico che aggiornavo scrivendo manualmente testi e pagine in html tramite un apposito editor html che mi pare fosse OpenOffice o qualcosa del genere, non ricordo più. L'evoluzione dal sito statico al blog fu naturale, e la nascita di tutto ciò avvenne come risposta a un bisogno di comunicare e raccontare in rete le cose di cui ero appassionato, ma anche per commentare vicende e fatti di cronaca e attualità, e per dire la mia su ciò che mi accadeva intorno.

2) Come nasce l'idea dietro ai tuoi post?

In modo totalmente casuale, almeno la maggior parte delle volte. Un pensiero qualsiasi mi frulla per la testa? lo butto giù, senza programmare niente. Naturalmente nei limiti del tempo e delle possibilità.

3) Quali mezzi utilizzi per il blogging?

Principalmente lo smartphone per una questione di comodità, specie quando sono spaparanzato sul divano. Ma non disdegno il mio pc fisso che ho in casa.

4) Quanto impieghi per un post e come inserisci il blogging nel tuo tempo libero?

Dipende. Se si tratta solo di vergare un pensiero mi bastano anche due minuti. Per post più articolati mi ci vuole ovviamente di più, anche tre quarti d'ora o un'ora, ma in genere prediligo i post veloci per non sottrarre troppo tempo ai libri.

5) Qual è il tuo rapporto coi social network e come sono legati al tuo blog?

Coi social ho chiuso, quindi non sono legati in alcun modo al mio blog, ovviamente. Ho ancora aperto il mio canale YouTube ma non so se si possa definire social in senso stretto.

6) Vedi questa crisi del blogging in prima persona, tanto da aver avuto la tentazione di  trasferirti in pianta stabile suo social?

La crisi dei blog è palese e bloggare è ormai un'attività di nicchia, pur avendo innegabilmente, questa nicchia, una certa propria vitalità. Per quanto mi riguarda, questo blog non ha grandi numeri (se non gli anni) né grande seguito, ma della cosa mi importa relativamente poco, dal momento che scrivo principalmente per me stesso (lo trovo terapeutico). Chiudo citando parte della risposta di Sinforosa: "Finché avrò il desiderio e il tempo di continuare questa mia comunicazione con voi continuerò a farlo, indipendentemente dalle mode del momento, dal numero di lettori, dal numero di commenti; anche se i miei post facessero piacere a un solo lettore questo sarebbe sufficiente per continuare a fare blogging".

Chi vuole partecipare a questo "gioco" tra blogger, ed eventualmente taggare qualcuno, può fare riferimento a Nino o a Miki.

6 commenti:

  1. Andrè, ma ti rendi conto che i nostri blog sono coetanei (il tuo ha giusto un mese in più!)?? Stupendo, non ricordo se già lo avevamo notato :)
    Paleo-blogging, il nostro.
    Anche io trovo terapeutico e utile sotto altri aspetti lo scrivere!

    Moz-

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  2. Mah, sai, ultimamente stanno saltando fuori parecchi blog che scopro essere grosso modo coetanei al mio. La vecchia guardia che resiste :-)

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  3. Belle e interessanti le tue risposte che mi permettono di conoscerti un po’ di più. Buona serata.
    sinforosa

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  4. W la vecchia guardia^^

    Moz-

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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