mercoledì 15 ottobre 2025

Il rifugio

Ogni tanto avverto il bisogno di "staccare" dalle vicende del mondo, dai notiziari, dalle polemiche sui social, dal flusso caotico degli avvenimenti. Quindi mi allontano, spengo tutto per un po' e mi rifugio in un libro. Sì, lo so, qualcuno dei miei 32 lettori obietterà che io leggo sempre, quindi dov'è la novità? La novità sta nel fatto che quando stacco non c'è più la lettura come attività tra le altre, c'è solo quella. La lettura intesa come sollievo e come uscita dalla corrente del fiume per sedersi sulla riva e respirare.

Un paio di settimane fa Michela e suo marito sono andati al cinema a vedere The life of Chuck e ne hanno avuto un'ottima impressione. La raccolta di racconti che contiene la novella da cui è tratto il film si chiama Se scorre il sangue e fu pubblicata in Italia nel 2020. Ovviamente la lessi, ma di quel particolare racconto mi erano rimasti solo ricordi molto vaghi, resi poi un pochino più vividi dal racconto del film fattomi da mia figlia. Quindi sono andato in biblioteca, ho preso il libro e oggi pomeriggio ho (ri)letto per intero quel racconto. Un racconto stupendo: malinconico, spirituale quasi, per certi versi simile a romanzi come Il miglio verde o a racconti come Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, inserito nella bellissima raccolta Stagioni diverse. Un racconto sulla fragilità della vita e sulla gratitudine, magnificamente rese dalla prosa visionaria e a tratti poetica del grande Stephen King.

Ovviamente, a questo punto rileggerò anche gli altri tre racconti lunghi della raccolta, continuando a restare seduto sulla mia tranquilla riva del fiume, in barba al casino e alla velocità degli avvenimenti del mondo.

6 commenti:

  1. Film che volevo vedere e poi ho perso per strada. Descritto così sembra nelle mie corde il racconto. Quasi quasi prendo esempio e leggo pure io ;)

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  2. Per ciò che mi riguarda, i libri sono uno dei pochi salvifici baluardi che posso usare in questo schifo di mondo e in questo schifo di vita. E non ci rinuncio di sicuro!

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  3. Risposte
    1. Ah, è vero. Io per ora resisto con Facebook e questo blog, ammesso che questo blog si possa considerare un "social" :-)

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