domenica 5 ottobre 2025

TdG

Mi sono imbattuto in due Testimoni di Geova sulla porta di casa, due persone gentilissime e cordiali, come lo sono sempre (dei TdG si può dire tutto, ad esempio che sono dei gran rompicoglioni, tranne che non siano gentili ed educati). Dopo dieci minuti di piacevole chiacchierata se ne sono andati senza cavare un ragno dal buco, cioè anche stavolta non sono riusciti a portarmi dentro. Ritenta, sarai più fortunato, ho pensato dentro di me.

La domanda scelta per rompere il ghiaccio è la classica che fanno a chiunque incontrino per strada: "Buongiono, le possiamo chiedere se lei ha qualche soluzione per risolvere il problema delle guerre in cui siamo precipitati?"

"Temo che sia un problema senza soluzione" rispondo.

"Perché?"

"In primo luogo perché, come spiega l'antropologia, la conflittualità è da sempre la principale forma di interazione tra gli esseri umani. In secondo luogo perché anche se dal 1945 in qua in Europa abbiamo dormito, convinti che la storia fosse finita e che le guerre fossero antichi retaggi del passato, in realtà gran parte del resto del mondo ha continuato tranquillamente a farsi guerre di ogni tipo. Il problema è che noi, tutti presi dalle apericene e dalle serie tv, non ci facevamo caso."

Probabilmente i due si aspettavano una risposta tipo: "Boh, non lo so" o qualcosa di simile. Infatti la replica di uno dei due è stata: "Mi faccia indovinare, lei è professore di qualcosa e insegna da qualche parte, l'ho capito dalla sua risposta."

"No, guardi, si sbaglia. Ho mollato le superiori al terzo anno, quando mi è arrivata la chiamata per i militari, quindi non insegno da nessuna parte. Ho solo il vizio di leggere molto."

Visto che sulla soluzione al problema delle guerre non c'era più niente da dire, hanno virato sulla teologia: Bibbia, Gesù, Giovanni, il battesimo, l'assurdità di alcuni dogmi della chiesa cattolica (e qui siamo tutti d'accordo) ecc. Fino alla domanda fatale: "Secondo lei Dio esiste? E cosa pensa al riguardo?"

"Guardi, non se ne abbia a male," ho risposto, "ma a differenza di chi crede, io sono sicuro che Dio non esiste. Quindi sono altrettanto sicuro che non è stato lui che ci ha creati, ma siamo stati noi a creare lui."

"Ah beh, certo, comprendiamo il suo punto di vista, è più che legittimo. Adesso noi dobbiamo andare, è stato un piacere. Possiamo lasciarle un volantino e una copia della nostra rivista?"

"No, grazie, ho già fin troppi libri in arretrato sul comodino."

Alla fine i TdG non sono così terribili come sembra, basta saperli prendere :-)

14 commenti:

  1. Trovo che sei davvero benevolo... io non ci riesco più ormai da un'eternità. Sicché, peraltro con gentilezza -hai ragione- pari alla loro, li congedo immancabilmente prima ancora che attacchino.
    Nel frattempo qua pioggia forte e bora forte... da te spero vada meglio, specie se hai qualche bella passeggiata in vista :-))

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    1. Anche qua vento e pioggia, però nel pomeriggio dovrebbe aprirsi, quindi spero di poter fare la mia imprescindibile camminata.
      Ciao siu ;-)

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  2. Sai, Andrea, alla fine i TdG sembrano quasi una parabola vivente: bussano per offrirti risposte, e finiscono per scoprire che le domande sono molto più interessanti. Hanno una gentilezza d’altri tempi, quasi disarmante, ma anche un copione che non cambia mai come se la realtà, con tutta la sua imprevedibilità, non li riguardasse più.
    In fondo, la differenza tra chi crede e chi legge sta tutta lì: i primi cercano conforto, i secondi cercano senso. E il paradosso è che nessuno dei due trova mai davvero ciò che cerca.
    G

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    1. Per quanto mi riguarda, nei libri non cerco un senso alla vita, dal momento che la vita in sé senso non ne ha (il senso, al limite, glielo diamo noi con le cose che facciamo). Semplicemente, mi piace leggere e imparare cose, tutto qua.

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    2. ;-)
      https://www.youtube.com/watch?v=StRtFh01XUo&list=RDStRtFh01XUo&start_radio=1

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  3. A proposito, Andrea, ti faccio anch’io una domanda: visto che sei un uomo che legge molto, ti è mai venuta la voglia di scrivere un libro? Oggi, con il digitale, potresti persino stampare un centinaio di copie a costi ridottissimi rispetto al passato. Sarebbe interessante vederti in veste d’autore.
    G

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    1. Una volta iniziai un romanzo, che dovrei avere ancora in qualche cartella del mio PC, poi lo abbandonai dopo sei capitoli.
      Ogni tanto scrivo racconti. Alcuni sono qui

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    2. Ho letto Lungo il fiume.
      Magari, un giorno lontano, un tuo figlio potrebbe sedersi su una panchina e invece di fumare leggere un tuo scritto. E lì, tra quelle righe piene di silenzi e di vita vera, ritrovarti. Perché c’è una bellezza quieta in questo racconto, la stessa che si riconosce solo quando ci si ferma a guardare il tempo che passa. C’è una grande delicatezza nel modo in cui racconti la sua rassegnazione: non c’è disperazione esplicita, ma un fondo di nostalgia che si avverte in ogni frase. L’episodio della coppia che passa, ad esempio, è una piccola frustata di realtà che spezza per un attimo la quiete, ma senza melodramma, solo un pensiero che torna, una memoria che punge. Bravo Andrea...

      G

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    3. In ogni caso, strano, poiché non si rendono di solito alla risposta "non ci credo, grazie", anzi ti bombardano con più domande del tipo "e come può spiegare che...?" Addiritura, tu hai conversato con loro invece di "ciao, non ho del tempo per chiaccherare, ciao ciao..."
      Posibilmente hanno soppesato le possibilità reali di convincere te e hanno deciso di ottimizzare le energie.

      podi-.

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    4. È probabile. Comunque va bene così :-)

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  4. Io mi "arrabbiavo" perché da me non passavano mai. Volevo tanto fare chiacchierate così con loro. Comunque ho un amico d'infanzia che è testimone e le faccio con lui ogni tanto queste chiacchierate. Rimaniamo entrambi sempre sulle nostre posizioni (credente lui, non credente io) ma l'attività in sé la trovo sempre stimolante.

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    1. Ma infatti secondo me i TdG sono generalmente ingiustamente demonizzati. Mi è capitato alcune volte di parlarci e mi sono "divertito". Poi, ovvio, occorre sapere chi sono (fondamentalmente una setta che fa proselitismo) e bisogna riuscire a tenere il punto, ma sono comunque chiacchierate interessanti.

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