La "guerra" tra il governo e la giudice Apostolico è fumo negli occhi. È un tentare di spostare l'attenzione da quello che è il punto focale di tutta la questione: l'incapacità da parte del governo di scrivere decreti che dal punto di vista giuridico stiano in piedi. Ne parla la sempre brava Roberta Covelli in questo dettagliato ed esaustivo articolo, dove evidenzia, dal punto di vista strettamente giuridico, le falle dei provvedimenti governativi e i motivi per cui i giudici li disapplicano.
A margine, ci sarebbe da fare una riflessione su una classe politica che scrive decreti che giuridicamente non stanno in piedi, ma lasciamo stare.
(Attendiamo anche che Salvini si procuri come solo lui sa fare filmini clandestini che inchiodino alle loro responsabilità quei brutti ceffi dei giudici dei tribunali di Firenze e Bologna.)
Dilagano i commenti in merito.. certo se da una parte sorprende la partecipazione di un giudice ad una qualsiasi manifestazione politica dall'altra inquieta la capacità di trovare video e testimonianze che possano far comodo per screditare.. penso anche a Vannacci poi, e la sua condotta approvata da Salvini; in questo caso la libertà di espressione diventa sacra.. pesi e misure differenti, non c'è che dire..
RispondiEliminaMah, sai, credo che dilaghino i commenti perché quella della giudice Apostolico è una vicenda che offre appigli a cui aggrapparsi a ogni fazione. I detrattori si aggrappano al fatto che partecipando alla famosa manifestazione pro-migranti abbia inficiato la sua imparzialità; i sostenitori rivendicano il fatto che un magistrato ha comunque il diritto, come tutti, di manifestare pubblicamente e che il suo "valore" lo si giudica dalla sua professionalità (io sono tra questi).
RispondiEliminaIn un modo o in un altro, comunque, non se ne esce
Andrea, fai una veloce ricerca su "Boubacar Touré Mestre", una di quelle notizie da mettere a tacere questo governo xenofobo...
RispondiEliminaSì, avevo già letto questa notizia, accuratamente nascosta dai tg di regime.
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