Vado a memoria e quindi potrei sbagliarmi, ma mi pare che Joe Biden sia il primo presidente USA post 11 settembre a riconoscere gli errori commessi dall'America dopo quegli attentati, o almeno a farlo in modo così plateale.
L'ha detto ieri a Tel Aviv dopo aver incontrato Netanyahu, riconoscendo che la rabbia che prova Israele dopo l'attacco del 7 ottobre è la stessa che provarono loro all'indomani dell'11 settembre. Ma non si è fermato qui. Ha infatti proseguito consigliando a Israele di non commettere gli stessi errori che, sull'onda di quella rabbia, commisero loro dopo quegli attentati.
Il riferimento è ovviamente alla seconda guerra dell'Iraq, che ha avuto come unici risultati quelli di incendiare il Medio Oriente e di seminare il terrorismo nel mondo per almeno un decennio (quando Illary Clinton disse: "l'Isis l'abbiamo creato noi", a questo si riferiva).
Poi, certo, può darsi benissimo che il mea culpa di Biden sia più dettato da motivazioni contingenti legate alla "realpolitik" che a sinceri desideri di ammettere colpe, atteggiamento non esattamente in linea con la psicologia collettiva americana di stampo imperialista, ma intanto prendiamo su.
3 commenti:
In effetti mi ha stupito questa sua uscita. Mi chiedo quanto sia stato notata dai media occidentali. Ad ogni modo io ancora non mi capacito di come Biden, più che 80enne, sia ancora il principale candidato democratico per il 2024. Boh!
Non mi capacito gnanca mi, proprio come Davide.
Ciao Andrea,
siu
>Mi chiedo quanto sia stato notata dai media occidentali
Mi pare sia stata abbastanza notata, almeno qui da noi, pur senza eccessi di risalto. Per quanto riguarda il fatto che gli USA non riescano a esprimere un candidato più giovane, beh, sono abbastanza sorpreso anch'io. Anche se ancora tutto è possibile.
Ciao Siu :-*
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