Dario Fabbri, quello del lungo tormentone laureato sì/laureato no, ne parla in questa bellissima conferenza in cui mi sono imbattuto per caso, e lo fa partendo da due punti. Nel primo specifica cosa si intende di preciso con questo termine; nel secondo smonta la narrazione secondo cui noi vivremmo nella prima grande globalizzazione della storia umana, quando in realtà ne abbiamo già avute almeno due: la globalizzazione attuata dall'impero romano e quella dell'imperialismo inglese dell'era vittoriana.
Fabbri parte da questi due punti e arriva fino a noi, alla nostra globalizzazione, descrivendo gli attuali assetti economici e politici mondiali e il modo in cui noi, italiani ed europei, ci muoviamo al loro interno. Una lezione interessantissima e utilissima per capire in fondo cosa siamo.
Non ho una buona opinione delle globalizzazioni (la storia insegna...), preferisco di parecchio l'inclusione e l'integrazione, con pacifici scambi culturali, scientifici e commerciali senza che un popolo/nazione imponga le proprie regole agli altri. Concetti necessari da conoscere per tentare la via dell'insegnamento nelle scuole ma alquanto oscuri per chi arriva a sedersi su poltrone importanti, politiche o militari che siano.
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