"La solitude est une belle chose, mais il faut quelq'un pour vous dire que la solitude est un belle chose."
("La solitudine è bella, ma ci vuole qualcuno per dirvi che la solitudine è bella".)
Johann Georg Zimmermann, filosofo tedesco del Settecento.
Ho trovato citato questa specie di aforisma in un racconto di Edgar Allan Poe che sto leggendo ora, intitolato L'isola della fata. Ho trovato per caso il libro che lo contiene nella mia libreria e sto facendo da un po' mente locale per cercare di ricordare come ci sia arrivato. È una raccolta di scritti intitolata Racconti del terrore, vergati quasi tutti tra il 1830 e il 1840. Ho terminato poco fa il saggio di Paolo Mieli di cui ho già parlato in post precedenti, e mentre ravanavo nella libreria dopo averlo riposto, mi sono imbattuto per caso in questo di Poe, mentre naturalmente cercavo tutt'altro - non succede sempre così?
E niente, mi è piaciuto quell'aforisma sulla solitudine e l'ho voluto lasciare qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Stomaci forti
Riguardo alla questione della casa editrice filo-fascista alla manifestazione Più libri Più liberi, non so bene cosa pensare. Da un lato la...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
-
È in corso da un paio di giorni una discussione fiume sul blog di Moz . Tema: cosa resterà dei blog. Tra i tanti argomenti di cui si dibatte...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
Nessun commento:
Posta un commento