venerdì 25 ottobre 2019

Insciallah

Ho cominciato a leggere Insciallah, di Oriana Fallaci. Si tratta di un corposo romanzo, circa 850 pagine, pubblicato la prima volta nel 1990 e ambientato durante la guerra civile in Libano nella prima metà degli anni Ottanta.

Perché leggere un libro della Fallaci, la scrittrice preferita di Salvini (così dice lui)? Perché quando si tratta di libri non sono prevenuto verso nessuno, neppure verso Badget Bozzo. Lo leggerò, se avrà scritto corbellerie lo evidenzierò, se il libro non mi piacerà lo abbandonerò, se alla fine mi sarà piaciuto ne sarò contento, ma sono curioso. 

Rino Gaetano cantava, in un suo celeberrimo pezzo: "Mio fratello è figlio unico perché non ha mai criticato un film senza prima vederlo." Ecco, lo spirito con cui mi accingo a leggere la Fallaci è questo qui.

3 commenti:

Sara ha detto...

Mi sembra un approccio intellettualmente corretto.

ReAnto ha detto...

Anche io come te . Pochi i film e i libri che ho abbandonato al nascere :))

Andrea Sacchini ha detto...

Tra i pochissimi libri abbandonati, I versetti satanici di Salman Rushdie e uno di Steinbeck di cui non ricordo più il titolo.

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