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devo ammettere che non ho seguito molto la vicenda, ma in qualche modo Vodafone è stata obbligata a cesare il servizio? da un certo punto di vista non è che abbia proprio sbagliato ad "ubbidire agli ordini" (e secondo me chi la racconta in questo modo per accostarlo ai gerarchi nazisti è un pochino in malafede), dato che in uno stato sovrano bisogna seguire le leggi del paese.
RispondiEliminapoi si può discutere su un certo eventuale atteggiamento di Vodafone, riguardo il fatto che magari non ha protestato, non lo so, ma non si può criticare in assoluto il fatto che abbia seguito le leggi del paese.
l'errore secondo me è a monte: se come azienda hai un'etica te ne vai dal paese, anche se questo volesse dire rinunciare a lauti guadagni. in questo senso non è sbagliato criticare Vodafone, se cerca adesso di "riparare" al danno di immagine...
Ammetto che la vicenda andrebbe forse approfondita un pelino, perché sono effettivamente molti gli aspetti da tenere in considerazione. Vodafone è un'azienda, non un ente di beneficenza, ed è naturale, quindi, che miri al profitto e a nient'altro. Sono convinto però che anche le aziende debbano avere un'etica, che a mio avviso andrebbe messa davanti alle questioni burocratiche e al profitto.
RispondiEliminaSe provi a dare un'occhiata, ci sono molti commenti interessanti al post di Daniele sul suo blog.
si si, ho letto, per questo dico che "doveva andare via prima". rimanendo là si è in qualche modo costretti ad ubbidire, anzi, a sottostare alle leggi del paese
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