Se le anticipazioni dell'Ansa saranno confermate, i processi a Berlusconi riprenderanno praticamente da subito. E' vero che alcune parti della legge sono state giudicate legittime (anche se interpretate), ma il fatto che i magistrati della Corte abbiano stabilito che sia il giudice, di volta in volta, a decidere se l'imputato (Berlusconi) può avvalersi del legittimo impedimento, rimette praticamente il premier nelle mani dei giudici.
In particolare, la Consulta avrebbe bocciato la certificazione di Palazzo Chigi sull'impedimento e l'obbligo per il giudice di rinviare l'udienza fino a sei mesi, dichiarando illegittimo il comma 4 dell'art.1 della legge 51 del 2010. E avrebbe bocciato in parte il comma 3, affidando al giudice la valutazione del 'legittimo impedimento'.
Prepariamoci a un'altra furiosa ondata dei soliti ritornelli: giudici comunisti, Consulta di sinistra, la magistratura è una patologia, vogliono farmi fuori, ecc...
Coraggio: dovrebbero essere gli ultimi rantoli.
Aggiornamento 19:35.
Sono stato facile profeta (non che ci volesse poi molto, intendiamoci). Domattina partirà infatti l'offensiva mediatica del premier, dalle sue televisioni (Mattino 5, da Belpietro), per spiegare agli italiani... indovinate cosa?
Tra le reazioni schiumanti di rabbia di molti esponenti del Pdl, c'è sicuramente da segnalare quella di Bondi. "Siamo di fronte al rovesciamento dei cardini della nostra Costituzione e dei principi fondamentali di ogni ordine democratico". Bello, no? Secondo il sommo poeta, quindi, il massimo organo giuridico di un paese che sentenzia che il capo del governo deve farsi processare come tutti gli altri cittadini va contro i principi democratici.
Naturalmente a Bondi non sfiora neanche di passaggio il dubbio che un rovesciamento dei principi democratici di un paese potrebbe semmai essere rappresentato dai parlamentari nominati dalle segreterie di partito invece che eletti dai cittadini. Ma che volete che sia? Queste sono quisquilie. Che danno comunque ancora di più - non che ce ne fosse bisogno, ovviamente - l'idea di che pasta sia fatta la gente che ci governa.
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